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    Dieci squadre imbattibili

    Benfica, Portogallo (1972-1973)

    Nella stagione 1972-73 il Benfica del grande calciatore portoghese Eusebio riuscì a vincere il campionato con ben 18 punti di vantaggio sull'Os Belenenses senza mai perdere: su 30 partite ne vinse 28 (di cui 23 consecutive) e ne pareggiò solo 2. Il Benfica ripeté lo stesso record nella stagione 1977-78 ma perse lo scudetto pur arrivando prima: infatti, con 21 vittorie e 9 pareggi, totalizzò 51 punti, come quelli del Porto, che però ottenne il titolo per la migliore differenza reti.

    Nella foto: il calciatore portoghese del Benfica Eusebio nel 1971
    (Peter King/Fox Photos/Hulton Archive/Getty Images)

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    Dieci squadre imbattibili

    Perugia, Italia (1978-1979)

    Lo scudetto italiano nella stagione 1978-79 venne vinto dal Milan, ma la grande rivelazione fu il Perugia allenato da Ilario Castagner che, nonostante avesse concluso il campionato imbattuto, arrivò secondo a tre punti di distanza. Il Perugia di Castagner vinse 11 partite e ne pareggiò ben 19: alcuni commentatori dissero che la squadra non vinse lo scudetto anche perché spesso i suoi giocatori si accontentavano di non perdere e mantenere la propria imbattibilità, invece di andare a cercare la vittoria con più insistenza (e rischi). Il Milan, difatti, vinse lo scudetto nonostante tre sconfitte.

    Nella foto: l'allenatore del Perugia 1978-1979 Ilario Castagner

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    Dieci squadre imbattibili

    Steaua Bucarest, Romania (1986-1989)

    Per tre campionati consecutivi, dal 1986 al 1989, la squadra rumena della Steaua Bucarest fu imbattuta nei campionati di casa, vincendoli ovviamente tutti, per un totale di 104 partite senza sconfitte, attuale record europeo. Vincitrice della Coppa dei Campioni nel 1985/86, semifinalista nel 1987/88 e vicecampione nel 1988/89, la Steaua aveva grandi giocatori come Miodrag Belodedici, László Bölöni e Marius Lăcătuş.

    Nella foto: Marius Lăcătuş della Steaua Bucarest contro il portiere del Barcellona Urruti, il 7 maggio 1986 (David Cannon/Allsport)

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    Dieci squadre imbattibili

    Milan, Italia (1991-1992)

    Nella stagione 1991-1992 il Milan, allenato da Fabio Capello e pieno di grandi campioni come gli olandesi Ruud Gullit, Frank Rijkaard e Marco van Basten e i difensori Franco Baresi e Paolo Maldini, vinse lo scudetto con 56 punti grazie a 22 vittorie, 12 pareggi e nessuna sconfitta. La Juventus arrivò seconda a 48 punti.

    Nella foto: Daniele Massaro contro Basile Boli dell'Olympique Marsiglia
    (Simon Bruty/Allsport)

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    Dieci squadre imbattibili

    Skonto Riga, Lettonia (1994-1995)

    Il periodo dal 1993 al 1996 è stato uno dei più positivi per il calcio lettone, quando ha posto le basi per la storica partecipazione della Lettonia agli Europei del 2004. In quegli anni lo Skonto Riga era la squadra più forte del paese. Imbattuta in patria per ben due anni, nel 1994 e 1995, vinse ben 14 campionati consecutivi dal 1991 (quando ci fu il primo campionato della nuova repubblica baltica) al 2004. Nella squadra imbattuta c'erano Vitālijs Astafjevs, Jurijs Ševļakovs, Mihails Zemļinskis e Vladimirs Babičevs, colonne della nazionale lettone.

    Nella foto: Vitalijs Astafjevs dello Skonto Riga con la maglia della Lettonia (Michael Steele /Allsport)

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    Dieci squadre imbattibili

    Shakhtar Donetsk, Ucraina (2001-2002)

    Nella stagione 2001-2002 lo Shakhtar Donetsk, squadra ucraina da allora molto temibile in campo europeo, riuscì a vincere il campionato con 66 punti, 20 vittorie e 6 pareggi senza perdere nessuna partita. Allora lo Shakhtar era allenato da un tecnico italiano, Nevio Scala, che riuscì a tirar fuori il meglio da giocatori come Anatoliy Tymoshchuk e Andriy Vorobey, che poi si sarebbero affermati anche in altri campionati europei.

    Nella foto: lo Shakhtar Donetsk prima della partita contro l'Arsenal, a Londra, il 20 settembre 2000 (ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images)

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    Dieci squadre imbattibili

    Arsenal, Regno Unito (2003-2004)

    Nella stagione 2003-2004 la squadra di calcio di Londra dell'Arsenal vinse il campionato da imbattuta con 90 punti (11 in più del Chelsea), grazie a 26 vittorie e 12 pareggi. Quello era un Arsenal pieno di grandi calciatori come Thierry Henry, Patrick Vieira, Dennis Bergkamp e Fredik Ljungberg.

    Nella foto: Thierry Henry contro Gareth Southgate del Middlesborough il 10 gennaio 2004 (NICOLAS ASFOURI/AFP/Getty Images)

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    Dieci squadre imbattibili

    Sheriff Tiraspol, Moldavia (2006-2007)

    La formazione di Tiraspol ha dominato il calcio moldavo vincendo 10 campionati consecutivi dal 2001 al 2010. Nel 2006/07, sotto la guida del tecnico Leonid Kuchuk, è diventata la prima squadra del paese a vincere un campionato senza mai perdere e negli ultimi anni è cresciuta molto partecipando più volte all'Europa League.

    Nella foto: i giocatori dello Sheriff Vladimir Volkov e Aleksandr Erokhin contro Betao della Dinamo Kiev il 15 dicembre 2010 (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)

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    Dieci squadre imbattibili

    Rosenborg, Norvegia (2010)

    Nella stagione 2010 (in Norvegia viene organizzata in base all'anno solare per ragioni climatiche), anche la squadra norvegese del Rosenborg di Trondheim vinse il campionato senza mai perdere, nonostante molti pareggi. Il Rosenborg arrivò primo con 68 punti, grazie a 19 vittorie e 11 pareggi, davanti al Vålerenga, secondo a 7 punti dai campioni nonostante ben 7 sconfitte.

    Nella foto: i giocatori del Rosenborg festeggiano la vittoria del campionato 2010 (GORM KALLESTAD/AFP/Getty Images)

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    Dieci squadre imbattibili

    Porto, Portogallo (2010-2011)

    Quella del 2010-11 fu la stagione del miracoli del giovanissimo tecnico André Villas-Boas, che con il Porto, la squadra di Oporto, vinse l'Europa League, la Coppa di Portogallo e il campionato portoghese senza mai perdere: 27 vittorie e solo 3 pareggi, per un totale di 84 punti, ben 21 in più rispetto al Benfica.

    Nella foto: André Villas-Boas festeggia con i giocatori del Porto la vittoria del campionato portoghese 2010-11 (MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images)

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980

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