• Mondo
  • Lunedì 9 aprile 2012

I nove minatori intrappolati in Perù

Venerdì l'entrata della miniera di Cabeza de Negro era crollata: il primo ministro è ottimista ma altri esperti sono preoccupati

General view of a makeshift camp outside the entrance of Cabeza de Negro copper mine, 1,300 meters over the sea level in the Andes, east of Ica, 325 km south of Lima, on April 8, 2012. The miners, who have been trapped 250 meters underground in a horizontal tunnel for four days, reported to rescuers through a hose, that they are unharmed but that some are now showing symptoms of dehydration and mental distress. AFP PHOTO/CRIS BOURONCLE (Photo credit should read CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images)
General view of a makeshift camp outside the entrance of Cabeza de Negro copper mine, 1,300 meters over the sea level in the Andes, east of Ica, 325 km south of Lima, on April 8, 2012. The miners, who have been trapped 250 meters underground in a horizontal tunnel for four days, reported to rescuers through a hose, that they are unharmed but that some are now showing symptoms of dehydration and mental distress. AFP PHOTO/CRIS BOURONCLE (Photo credit should read CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images)

Oggi il governo peruviano ha chiesto alle compagnie minerarie che operano nel paese di mettere a disposizione esperti e attrezzature per le operazioni di salvataggio dei 9 minatori intrappolati da 4 giorni nella miniera di rame di Cabeza de Negro, che si trova a circa 300 chilometri da Lima. Fino a ora i soccorritori hanno cercato di liberare con vanghe e picconi l’entrata della miniera, bloccata da 8 metri di detriti, ma senza successo.

Il crollo, dice Associated Press, è stato causato da un’esplosione che era stata preparata dagli stessi minatori in una galleria inutilizzata dagli anni ‘80. Nessuno dei nove minatori intrappolati è rimasto ferito nell’incidente. Secondo il primo ministro peruviano Oscar Valdes, che ha rilasciato una dichiarazione alla stampa, i minatori dovrebbero essere liberati entro un paio di giorni. Nel frattempo i soccorritori sono riusciti a raggiungere i minatori con un tubo di plastica, di quelli usati dai pompieri, attraverso il quale riescono a comunicare con loro, ma anche a mandare acqua e razioni alimentari liquide.

Anche se l’attività mineraria rappresenta la principale fonte di entrate per il Perù, secondo Jose de Echave, ex funzionario del ministero dell’ambiente, il paese non è attrezzato per questo genere di interventi di salvataggio. Nell’ultimo anno sono morti 52 minatori in Perù a causa di incidenti sul luogo di lavoro.

foto: CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images