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  • Lunedì 26 marzo 2012

Nel calcio non esistono gay?

Il video di un presunto bacio tra due giocatori francesi ha riaperto la questione dell'omofobia tra i calciatori professionisti

French forward Olivier Giroud (R) kisses his teammate Mathieu Debuchy (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)
French forward Olivier Giroud (R) kisses his teammate Mathieu Debuchy (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)

Da alcuni giorni in Francia si discute di un video che mostra due calciatori della nazionale di calcio: Olivier Giroud, 25enne attaccante del Montpellier, e Mathieu Debuchy, difensore 26enne del Lille. Durante un’amichevole giocata dalla Francia contro la Germania all’inizio di marzo, vinta dalla Francia per 2-1, Debuchy ha servito il pallone a Giroud, che ha segnato. Nell’esultanza, i due si sono avvicinati, si sono presi il capo tra le mani e si sono baciati.

Come racconta il sito della rivista inglese New Statesman, il video è stato molto commentato e discusso. Giornalisti e presentatori televisivi hanno analizzato per giorni le immagini per capire se davvero Giroud e Debuchy si siano baciati sulle labbra. I due giocatori hanno smentito di essersi baciati e si sono dichiarati eterosessuali: «Sono solo affettuoso», ha aggiunto Giroud.

La questione ovviamente ha riproposto il problema dell’omofobia nel calcio, uno dei pochissimi settori delle attività umane in cui l’omosessualità sembra essere ancora completamente un tabù. Non esistono in Europa calciatori professionisti in attività che si siano dichiarati gay. L’Italia è abituata a trovarsi indietro rispetto agli altri paesi europei in statistiche del genere, complice il suo quadro sociale e normativo, ma il problema in questo caso è globale. In passato, solo un calciatore professionista francese si è dichiarato gay, Olivier Rouyer, ma solo molti anni dopo il ritiro. Sempre in passato, l’unico tedesco ad aver fatto coming out tra i calciatori professionisti è Marcus Urban, nel 1990, e questo concluse la sua carriera. Nessuno degli oltre 5000 calciatori professionisti britannici oggi in attività si dichiara gay. L’unico a farlo, diversi anni fa, fu Justin Fashanu, nel 1990: la sua carriera e la sua vita diventarono molto difficili, tra insulti – anche quelli del suo allenatore, il celebre Brian Clough – e polemiche. Dopo esser stato coinvolto in un intricato caso di violenza sessuale nei confronti di un minore, Fashanu il 3 maggio 1998 si uccise impiccandosi nel garage di casa.

Fashanu era stato ripudiato in vita dal fratello John, anche lui ex calciatore, che qualche giorno fa è stato intervistato dal quotidiano inglese Daily Telegraph. John Fashanu ha dichiarato che suo fratello Justin non era gay e che avrebbe detto questa falsità per “farsi pubblicità”. John Fashanu ha anche detto che nella sua carriera non ha mai incontrato né visto un calciatore omosessuale. La Federazione calcistica inglese Football Association (FA) ha lanciato di recente la campagna “So What” (“embè?”) per combattere l’omofobia nel calcio.

Qualcosa di simile a quanto sta accadendo in Francia era successo di recente in altri due casi in Spagna. Prima il calciatore del Milan, Zlatan Ibrahimovic, e l’allora compagno di squadra al Barcellona Gerard Piqué, furono fotografati mentre sembravano tenersi per mano, poi circolò la foto di un altro calciatore spagnolo, Guti Hernández, mentre “si baciava con un uomo”, come avevano detto alcuni giornalisti. Lui disse che era sua sorella.

nella foto, da sinistra: Mathieu Debuchy e Olivier Giroud (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)