• Mondo
  • Martedì 28 febbraio 2012

La crisi dei pub in Irlanda

Ne chiude uno ogni due giorni, dal 2005 ne sono scomparsi 1.100, racconta Paul Cullen racconta sull'Irish Times

The last drag: Sunday night was the last time people could smoke in pubs in Ireland. At midnight smoking was banned in all workplaces. 28/03/2004 Photo: Fran Veale/Getty Images
The last drag: Sunday night was the last time people could smoke in pubs in Ireland. At midnight smoking was banned in all workplaces. 28/03/2004 Photo: Fran Veale/Getty Images

Paul Cullen racconta sull’Irish Times la crisi dei pub in Irlanda: fino a pochi anni fa erano il centro della vita sociale del Paese, ma dal 2005 ne sono stati chiusi almeno 1.100. “Oggi ogni due giorni un pub chiude”, dice il giornale. Le ragioni sono legate alla crisi economica ma anche a profondi cambiamenti nella società irlandese. L’articolo è stato sintetizzato e tradotto in italiano da Presseurop.

Un tempo la vita sociale degli irlandesi gravitava intorno al pub. Compleanni, comunioni e funerali si concludevano regolarmente sui tavoli di legno scuro, tra musica e birre. Nelle famiglie c’era chi aveva il compito di recuperare i “bevitori riluttanti” e costringerli a partecipare alle feste. Alle prime luci dell’alba i più mattinieri bevevano una pinta prima di andare al lavoro, mentre i nottambuli incalliti ordinavano l’ultima prima di rincasare. Gli irlandesi non chiedevano di meglio che rinchiudersi tutta la notte in locali piccoli e umidi con una varietà di birre alla spina. Oggi, invece, ogni due giorni un pub chiude i battenti. Da 2005 ne sono falliti 1.100. Il declino della massima istituzione sociale irlandese viene citato spesso come un altro esempio della crisi profonda che ha colpito le campagne, ma la realtà è che i pub chiudono dappertutto. Per spiegare il collasso del settore sono state fatte diverse ipotesi. Negli ultimi dieci anni i proprietari hanno continuato a dare la colpa al divieto di fumare e al giro di vite contro il consumo di alcool da parte degli automobilisti. Ma questi cambiamenti risalgono a diversi anni fa (il divieto di fumare è stato introdotto nel 2004 e gli alcol test nel 2003). Qualcuno è convinto che la crisi dei pub faccia parte di un fenomeno più ampio, un cambiamento radicale nello stile di vita e nel modo in cui la gente sceglie di trascorrere il tempo libero. “Sembra che sia in corso un profondo cambiamento nella vita sociale”, spiega Mary Lambkin, professore di marketing all’University College di Dublino. “Le persone diventano più ricche e sofisticate, e non vogliono più passare il tempo in un pub sporco e maleodorante. I giovani vogliono incontrarsi in locali nuovi, luminosi e moderni”.

(continua a leggere sul sito di Presseurop)

Foto: Fran Veale/Getty Images