• Mondo
  • Giovedì 23 febbraio 2012

Buenos Aires, il giorno dopo

I morti nell'incidente ferroviario di ieri sono 50, ci sono centinaia di feriti e alcuni in gravi condizioni: intanto si comincia a discutere di cause e responsabilità

Ieri, mercoledì 22 febbraio, un incidente ferroviario nella stazione Once di Buenos Aires (Argentina) ha causato la morte di 50 persone e il ferimento di oltre 676 passeggeri. Alle 8.32 del mattino (le 12.32 in Italia) un convoglio della linea Sarmiento, che trasportava diverse centinaia di pendolari, non è riuscito a fermarsi ed è andato a sbattere contro i respingenti del binario. Il treno non andava particolarmente veloce, circa 20 chilometri orari, ma l’impatto è stato ugualmente forte e ha fatto incastrare uno sull’altro i vagoni. Decine di persone sono rimaste intrappolate tra le lamiere e a causa della forte ressa sui vagoni, in molti non sono riusciti a uscire e mettersi in salvo in tempi rapidi.

I soccorritori hanno impiegato diverse ore prima di riuscire a estrarre tutti i passeggeri, molti dei quali sono rimasti contusi e feriti a causa dell’impatto. Il ministro dei Trasporti argentino, Juan Pablo Schiavi, ha detto che le cause dell’incidente non sono ancora del tutto chiare, anche se si sospetta che qualcosa non abbia funzionato nel sistema frenante del treno. Il governo ha indetto due giorni di lutto nazionale e ha deciso di rinviare alcuni festeggiamenti per il carnevale.

Molti sopravvissuti hanno parlato di un incidente spaventoso, seguito da minuti di panico per l’impossibilità di uscire con facilità dai vagoni del treno. Hanno cercato una via di fuga rompendo i vetri, dandosi da fare per aiutare le tante persone anziane a bordo e i bambini a mettersi in salvo. A causa dell’inerzia, al momento dello scontro con i respingenti del binario uno dei vagoni è penetrato per quasi sei metri nelle lamiere del vagone che lo precedeva. Chi si trovava in quel punto è rimasto travolto e non ha potuto fare nulla per salvarsi. Le principali cause dei decessi sono state dovute a gravi traumi al torace. Molti feriti hanno subito danni agli arti inferiori e superiori e in diversi casi si è resa necessaria la loro amputazione.

I feriti gravi sono ricoverati nei principali ospedali di Buenos Aires. Alcuni sono in condizioni critiche e si teme che il numero complessivo dei morti (50) possa aumentare nel corso delle prossime ore. La società ferroviaria che gestiva il convoglio, Trenes de Buenos Aires, ha espresso profondo dispiacere per quanto accaduto presso la stazione di Once. L’azienda ha inviato le proprie condoglianze alle famiglie dei passeggeri che sono morti, mentre non è ancora chiaro come sarà organizzato il sistema per eventuali risarcimenti.

Come spiega Vladimir Hernandez sul sito della BBC, gli incidenti ferroviari in Argentina sono frequenti e causano ogni anno la morte di molte persone. Si stima che nel 2011 siano morte 23 persone e 300 siano rimaste ferite a causa delle cattive condizioni di sicurezza delle ferrovie. L’incidente di ieri a Once è il più grave dagli anni Settanta. Le autorità spiegano che il sistema è più sicuro di quanto si possa immaginare, anche se mancano le risorse per fare nuovi investimenti sul fronte della sicurezza.

Il sistema ferroviario di Buenos Aires viene usato ogni giorno da milioni di persone per spostarsi e andare al lavoro. Ogni anno trasporta circa 400 milioni di persone ed è il sistema per pendolari più grande di tutto il Sudamerica. A partire dagli anni Novanta è stata avviata una incisiva privatizzazione delle ferrovie, con la speranza che le società private avviassero nuovi investimenti per migliorare le infrastrutture. In realtà, le aziende hanno investito poco denaro perché i contratti ottenuti con lo Stato non prevedono particolari obblighi per quanto riguarda gli investimenti. Molte società ricevono, inoltre, sussidi pubblici per la gestione del servizio e non sono quindi particolarmente incentivate a spendere denaro per apportare migliorie alla rete ferroviaria.