La proposta di Obama sulla privacy online

La Casa Bianca ha pubblicato linee guida per regolare una volta per tutte la questione: non sono vincolanti, ma sono un inizio

Ieri la Casa Bianca ha diffuso una serie di linee guida sulla gestione e la tutela della privacy degli utenti su Internet. I principi potranno essere sfruttati dal Congresso per la stesura di nuove proposte di legge sulla protezione dei dati personali online. Il documento, diffuso con una nota del presidente Barack Obama, contiene anche l’ipotesi di creare uno strumento per consentire agli utenti di segnalare direttamente sul loro browser se vogliono o meno che le loro attività online siano tracciate per scopi commerciali e pubblicitari.

Come spiegano sul New York Times, sarà necessario ancora molto tempo prima che nei browser compaia un sistema standard e unico per mettere a punto le proprie impostazioni per la privacy, come avviene ad esempio nelle opzioni di Facebook. Il Congresso dovrà produrre testi di legge in merito e sarà necessario anche l’accordo dei principali sviluppatori e gestori di browser come Microsoft (Internet Explorer), Mozilla (Firefox), Google (Chrome) e Apple (Safari). Alcune di queste società, come Google, sono anche tra i principali fornitori di sistemi per fare pubblicità online e sono quindi coinvolte direttamente nel processo di gestione dei dati degli utenti.

«I consumatori statunitensi non possono attendere ancora per avere regole chiare sulla sicurezza dei loro dati personali online. Seguendo queste indicazioni, le società, le associazioni dei consumatori e i legislatori potranno aiutare a proteggere gli utenti e assicurare che Internet rimanga una piattaforma aperta all’innovazione e alla crescita economica» ha scritto Obama nel comunicato che accompagna la pubblicazione delle linee guida.

In attesa delle iniziative che potrà avviare il Congresso, alcune direttive potrebbero essere già applicate attraverso indicazioni emanate dalla Federal Trade Commission (FTC). Non potranno essere vincolanti, ma saranno comunque un primo passo per dare alle imprese che operano online una serie di regole comuni. Negli ultimi mesi la FTC è stata inoltre molto più attenta a come le società utilizzano che informazioni che raccolgono sugli utenti, per esempio per offrire loro annunci pubblicitari basati sui loro gusti e i loro interessi. I controlli hanno interessato grandi società come Google e Facebook e potrebbero essere lo strumento migliore per convincere le aziende a seguire le linee guida, in attesa di leggi vincolanti.