• Mondo
  • Venerdì 11 novembre 2011

L’assalto a Rocinha

La polizia di Rio de Janeiro sta preparando una grossa operazione di polizia per liberare dai narcos la favela più nota della città

Le forze di sicurezza di Rio de Janeiro, in Brasile, stanno preparando una delle più grosse operazioni di polizia per liberare dal controllo dei narcos la favela più nota della città, Rocinha. Ne parla Página12.

Il divieto è chiaro: a partire dalla mezzanotte di sabato fino alle quattro del pomeriggio di domenica nessun tipo di aeroplano potrà volare nello spazio aereo delimitato, un’area di tre chilometri quadrati nella zona sud di Rio, nelle vicinanze della favela Rocinha. Il ministero della Difesa ha confermato che anche alcuni veicoli blindati della marina parteciperanno all’operazione. L’esercito come al solito non farà sapere se invierà o meno soldati, ma ci si aspetta che parteciperà massicciamente. Gruppi d’elite della polizia militare di Rio de Janeiro sono già stati dispiegati in molte delle strade che danno accesso alla favela e controllano tutte le macchine che entrano e escono da questo quartiere in cui vivono circa 80mila persone. Almeno altri cinquecento agenti sono pronti a entrare in azione in qualsiasi momento. Anche la polizia civile parteciperà con gli uomini dei suoi gruppi speciali.

Rocinha è una zona considerata ormai quasi inespugnabile, racchiusa tra due dei quartieri più ricchi della città, Gavea e San Conrado. Una eventuale fuga dei narcotrafficanti passerebbe necessariamente attraverso altri due quartieri nobili: Leblon e Jardin Botanico e probabilmente finora è stata proprio la paura di coinvolgere nella guerra anche questi quartieri che ha trattenuto le autorità da un intervento armato di queste proporzioni. Qui il mercato dei narcos fa girare più di 500mila dollari alla settimana con il traffico di droga. Se a questo si sommano i proventi legati alle tangenti sui trasporti pubblici, la vendita delle bombole del gas, la distribuzione clandestina di tv via cavo e i pizzi riscossi dai commercianti si arriva quasi al doppio.

Un altro elemento che dà il senso delle dimensioni dell’operazione è l’arresto di ieri dell’uomo considerato il boss di Rocinha, Antonio Francisco Lopes detto “Nem”. L’apparato militare di cui è a capo è considerato uno dei più temibili, in controllo della fitta rete di case e baracche che compongono il labirinto di Rocinha. Ieri il Nem non ha opposto resistenza all’arresto le autorità sperano che anche lo scontro di domenica possa essere meno sanguinoso del previsto. A Rocinha vivono 80mila persone e una guerra ucciderebbe inevitabilmente molti innocenti.