Nell’ultima partita delle finali, venerdì sera i St. Louis Cardinals hanno vinto le World Series del baseball, confermando i curriculum proprio (secondi nelle vittorie solo agli Yankees di New York) e degli avversari Texas Rangers (mai vinto un campionato).
I Cardinals erano arrivati ai playoff all’ultima giornata di stagione regolare dopo aver completato una rimonta storica ai danni degli Atlanta Braves e dopo che ad agosto, dieci partite e mezzo fuori dalla postseason, tutti, ma proprio tutti, li avevano dati per spacciati. Arrivati ai playoff con la wild card della National League, hanno sfidato subito i grandi favoriti per il titolo, i Philadelphia Phillies, reduci da 102 vittorie in stagione regolare. Li hanno sconfitti nella gara 5, andando a vincere a Philadelphia.
Poi hanno sconfitto i Milwaukee Brewers, i rivali di sempre, una squadra sicuramente considerata più solida e completa, ma a cui è mancata l’esperienza e l’abitudine a giocare a certi livelli. Dopo tutto, dal 2004 ad oggi i Cardinals sono arrivati in fondo tre volte, meglio di chiunque altro.
Le World Series, però, sono state ancora più rocambolesche: dopo aver vinto gara 1 e gara 3 i Cardinals hanno perso gara 4 e gara 5 in Texas, permettendo ai Rangers di arrivare ad una vittoria dal titolo finale. Poi c’è stata gara 6. Una partita in cui per ben due volte, in due inning consecutivi, i Rangers sono arrivati ad un out dal vincere tutto. Ma i Cardinals hanno pareggiato per due volte la partita quando sembravano spacciati e poi l’hanno vinta ai supplementari.
Nella finale decisiva di ieri sera i Cardinals sono partiti già sotto 2-0 al primo inning, pareggiando subito. Poi nel terzo inning Allen Craig ha battuto il fuoricampo che ha portato davanti St. Louis, fino al 6-2 finale.