Le foto della “marcia dei milionari”
Un piccolo corteo di Occupy Wall Street ha fatto tappa sotto le case degli uomini più ricchi di New York
Una marcia di circa 400 persone organizzata dal movimento Occupy Wall Street e da altre associazioni locali e nazionali si è diretta ieri dal distretto finanziario di New York agli indirizzi a cui abitano alcuni dei banchieri e industriali più ricchi e conosciuti della città. È la prima volta che la protesta, iniziata un mese fa, prende di mira personalmente alcune persone del mondo economico e finanziario. La manifestazione di ieri è stata chiamata “The Millionaires’ March”, “La marcia dei milionari”.
I manifestanti hanno camminato a due a due cercando di rimanere sul marciapiede, dato che non avevano il permesso per il corteo e non volevano disturbare il traffico (il primo ottobre circa 700 persone erano state arrestate per aver fermato il traffico in una direzione sul ponte di Brooklyn). Gli slogan erano contro le società finanziarie di Wall Street e il divario tra i ricchi e i poveri negli Stati Uniti, ma anche a favore del prolungamento della tassa temporanea del 2 per cento che lo stato di New York ha deciso di imporre a chi guadagna più di 250.000 dollari. La tassa ha fatto guadagnare allo Stato circa 5 miliardi di dollari e dovrebbe scadere alla fine del 2011.
Il corteo ha raggiunto la zona di Upper East Side, a Manhattan, e si è fermato davanti ad alcuni indirizzi lungo Fifth Avenue e vicino a Park Avenue. Uno di questi, in East 93rd Street, è una delle abitazioni di proprietà di Jamie Dimon, presidente e amministratore delegato di JP Morgan. La banca non è fallita, come Lehman Brothers, né è stata coinvolta pesantemente negli acquisti di mutui subprime, come Bank of America. Ma Dimon è un simbolo dei banchieri che hanno stretti contatti con il mondo politico. Anche se ha detto che la sua banca non ha bisogno di sostegno finanziario da parte dello stato, molti economisti ritengono che le misure finanziarie approvate da Bush e da Obama per aiutare le banche hanno favorito enormemente JP Morgan.
Un altro indirizzo che è stato tappa della protesta è il numero 834 di Fifth Avenue, uno dei condomini più lussuosi di New York, dove Rupert Murdoch, presidente e amministratore delegato di News Corporation, ha acquistato una residenza per 44 milioni di dollari nel 2005. News Corp possiede Fox News e il Wall Street Journal, due mezzi di comunicazione che, pur con molte differenze, hanno una linea editoriale conservatrice e a favore del minor intervento dello Stato nell’economia.
Il corteo si è anche fermato davanti alla casa di David Koch, coproprietario insieme al fratello maggiore Charles di Koch Industries, attiva nel settore petrolifero, la seconda azienda privata più grande degli Stati Uniti. Koch, un multimiliardario molto attivo in progetti di beneficenza e uno degli uomini più ricchi del paese, è diventato un bersaglio della protesta a causa dei finanziamenti che ha concesso per decenni a gruppi di pressione e a istituti di ricerca sostenitori del libero mercato. Negli ultimi anni ha anche sostenuto economicamente associazioni vicine al movimento dei Tea Party. Time ha inserito i fratelli Koch nella sua lista dei 100 uomini più influenti del mondo. Altri bersagli sono stati l’immobiliarista Howard Milstein e il miliardario e gestore di hedge fund John Paulson.
foto: EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images