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L’uomo che comanda in Cecenia

Le foto e la storia di Ramzan Kadyrov, che due giorni fa ha compiuto 35 anni e a festeggiarlo c'erano Hilary Swank e Jean-Claude Van Damme

Ramzan Kadyrov è il presidente della repubblica di Cecenia, che fa parte della Federazione Russa, e mercoledì 5 ottobre ha compiuto 35 anni. Kadyrov, figlio di un altro presidente della Cecenia, Akhmad, è arrivato al potere nel 2007, dopo aver sconfitto in una sanguinosa lotta per il potere diversi comandanti militari e politici ceceni. Oggi in Cecenia non si combatte più, e il governo sottolinea i grandi successi nella ricostruzione postbellica: ma se la Cecenia è sparita dai notiziari, il paese continua a essere oggetto di indagini da parte delle organizzazioni per i diritti umani (il Rapporto 2011 di Human Rights Watch si occupa a lungo della Cecenia), mentre l’eccentrico e autoritario Kadyrov, come notano tutti gli osservatori indipendenti, è al centro di un vero e proprio culto della personalità.

Buon compleanno, Grozny
Il compleanno di Kadyrov, a dir la verità, non può essere festeggiato: il presidente ha proibito qualsiasi celebrazione per il 5 ottobre, giorno della sua nascita, e ha detto che i funzionari pubblici che proveranno a fargli un regalo saranno licenziati. Ma il caso vuole che lo stesso 5 ottobre sia anche il Giorno della Città di Grozny, in cui si festeggia la fondazione della città (che è nata come fortezza russa all’inizio del XIX secolo, ma nella zona esistevano già alcuni villaggi).

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Per la ricorrenza, qualunque fosse delle due, si è tenuta una festa molto appariscente su un gigantesco palco montato nella capitale Grozny. Tra gli spettacoli di danza e di canto, secondo quanto racconta la BBC, sono arrivati alcuni ospiti d’onore: l’attore Jean-Claude Van Damme, l’attrice Hilary Swank. Stando al resoconto, Van Damme ha finito il suo discorso gridando “I love you, mister Kadyrov!”, mentre Swank si è limitata a un “Buon compleanno, presidente.” Ha suonato la celebre violinista britannica Vanessa Mae, che sarebbe stata pagata circa mezzo milione di dollari per l’esibizione. Nei giorni scorsi si era parlato anche della possibile presenza di Shakira, ma la cantante ha detto tramite il suo account di Twitter di “non aver mai avuto l’intenzione di partecipare”.

Non è la prima volta che la Cecenia ospita grandi celebrità dello spettacolo o dello sport. Il Terek Grozny, la squadra di calcio della capitale che gioca nella serie A russa (attualmente è quintultima), è stata allenata da gennaio a giugno del 2011 dal famoso ex giocatore olandese Ruud Gullit, e nel maggio 2011 hanno partecipato alla partita inaugurale dello stadio di Grozny (ricostruito dopo l’attentato ad Akhmad Kadyrov) alcuni grandi giocatori degli ultimi decenni, dagli italiani Baresi e Costacurta al portoghese Figo, da Fabien Barthez a Diego Maradona. La squadra ha giocato contro una selezione di giocatori ceceni e russi capitanata proprio da Ramzan Kadyrov. Gli ospiti internazionali hanno perso 5-2. Nell’intervallo ha cantato Craig David.

Come Ramzan Kadyrov è diventato presidente
Il 9 maggio 2004, mentre nello stadio di Grozny si festeggiava la vittoria della Russia nella Seconda Guerra Mondiale, una bomba esplose sotto il sedile del settore VIP delle tribune, uccidendo l’allora presidente della repubblica cecena, il 52enne Akhmad Kadyrov. Nell’esplosione morirono anche una trentina di altre persone, con decine di feriti. Suo figlio 28enne Ramzan venne nominato poco dopo vice primo ministro, mentre la carica di presidente passò a un fedele alleato di Akhmad, Alu Alchanov, che aveva fatto carriera nella polizia.

Cominciò un periodo di instabilità politica e militare, e una lotta di potere tra Alchanov, Ramzan e diversi signori della guerra filorussi. A uno a uno tutti gli avversari di Ramzan vennero assassinati o messi da parte. Nel 2007 anche Alchanov si dimise e si rifugiò a Mosca (dove venne nominato viceministro della Giustizia). Putin nominò Kadyrov, poco più che trentenne, nuovo presidente.

Da allora Kadyrov ha sempre dichiarato di agire secondo le linee guida del padre, concentrandosi sull’eliminazione dei combattenti fondamentalisti, che ancora si scontrano con le forze governative e della federazione russa nelle regioni montuose e meridionali del paese. A fianco dell’azione militare, il presidente investe sulla ricostruzione del paese: sulla TV di stato cecena è presente tutti i giorni dell’anno, mentre si ferma in un ospedale o in villaggio, dove distribuisce banconote alle folle adoranti. Il terzo aspetto della sua strategia è un islamismo patriottico e tradizionale (Ramzan, come suo padre, aderisce alla corrente islamica del sufismo).

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