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  • Mercoledì 7 settembre 2011

L’esplosione al tribunale di Delhi

Una bomba piazzata davanti all'Alta corte di giustizia ha ucciso 11 persone e ne ha ferite 64, l'attentato non è stato rivendicato

An Indian policeman carries a wounded blast victim at the RML Hospital in New Delhi on September 7, 2011, following a bomb blast at the Delhi High Court. A bomb blast ripped through a crowded reception area at the entrance to New Delhi's High Court in the morning, killing at least nine people and injuring up to 40, police said. Police said the bomb had apparently been placed in a suitcase near the reception where scores of petitioners were queuing for their entry passes to the court complex, situated in the centre of the Indian capital. AFP PHOTO/ MANAN VATSYAYANA (Photo credit should read MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)
An Indian policeman carries a wounded blast victim at the RML Hospital in New Delhi on September 7, 2011, following a bomb blast at the Delhi High Court. A bomb blast ripped through a crowded reception area at the entrance to New Delhi's High Court in the morning, killing at least nine people and injuring up to 40, police said. Police said the bomb had apparently been placed in a suitcase near the reception where scores of petitioners were queuing for their entry passes to the court complex, situated in the centre of the Indian capital. AFP PHOTO/ MANAN VATSYAYANA (Photo credit should read MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)

Aggiornamento delle 14:30
Il numero delle persone morte nell’attentato è salito a 11 e i feriti sono almeno 64. L’attentato è stato rivendicato via email dal gruppo terroristico Harkat ul Jihad al Islami (Huji), legato ad al Qaeda. Il direttore dell’agenzia investigativa nazionale indiana ha detto che «è prematuro fare qualsiasi commento sull’email» ma ha aggiunto che «va considerata attentamente perché Huji è un gruppo terroristico potente». L’email, che è stata inviata ad alcune organizzazioni indiane, chiedeva la scarcerazione di un uomo condannato a morte per aver partecipato, dieci anni fa, a un attentato al parlamento di Nuova Delhi.

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L’esplosione di una bomba all’esterno dell’Alta corte di giustizia di Nuova Delhi questa mattina ha ucciso nove persone e ne ha ferite almeno 47. Le autorità indiane hanno riferito che l’ordigno era stato collocato in una valigetta all’esterno dell’entrata principale del tribunale, un’area sempre affollata in cui passano e si fermano a parlare ogni giorno decine di avvocati. Per ragioni di sicurezza e nel timore che vi possano essere altre bombe ancora inesplose, in città è scattato lo stato di massima allerta.

La bomba è esplosa alle 10:17 locali (le 6:47 del mattino in Italia) a pochi metri di distanza dal primo punto di controllo di sicurezza del tribunale. L’esplosione è stata molto forte, hanno raccontato diversi testimoni, tanto da far tremare parte dell’edificio. I responsabili della sicurezza all’interno della Corte hanno chiesto a magistrati, avvocati e comuni cittadini di non uscire in strada e hanno organizzato una ventina di minuti dopo l’evacuazione di tutto il personale.

Le principali emittenti televisive hanno mostrato ambulanze e mezzi di soccorso nell’area, dove polveri e fumo hanno ridotto per diversi minuti la visibilità. La polizia scientifica ha iniziato a raccogliere possibili indizi per risalire agli autori dell’attentato, che non è stato ancora rivendicato. In Parlamento, il ministro dell’Interno P. Chidambaram ha condannato quanto accaduto, dicendo che si è trattato con ogni evidenza di un attacco terroristico.

Lo scorso giugno un’autobomba era esplosa sempre all’esterno del tribunale, senza causare vittime. Nel settembre del 2008 cinque bombe furono fatte esplodere in alcune aree commerciali molto affollate di Nuova Delhi uccidendo 25 persone e ferendone almeno cento. L’attentato in quel caso fu rivendicato dal gruppo terroristico Indian Mujahideen.