Il ritorno del pinguino che si era perso

Le ultime su Happy Feet, che a fine mese raggiungerà l'Antartide lasciando la Nuova Zelanda dove era arrivato per errore

(AP Photo/New Zealand Herald, Mark Mitchell)
(AP Photo/New Zealand Herald, Mark Mitchell)

Il pinguino imperatore “Happy Feet”, trovato sulla spiaggia di Peka Peka in Nuova Zelanda il 20 giugno scorso, tra pochi giorni partirà per tornare a casa.

Lo staff dello zoo di Wellington che si occupa del pinguino ha dichiarato che Happy Feet verrà imbarcato il 29 agosto sulla nave di ricerca Tangaroa, e verrà liberato nelle acque dell’Oceano Antartico a circa quattro giorni di nuoto dalla costa antartica.

Il pinguino verrà accompagnato da un veterinario dello zoo di Wellington, e viaggerà in una gabbia progettata dallo staff dello zoo per farlo stare fresco e comodo durante il trasferimento.
Un segnalatore GPS permetterà poi di monitorare via satellite il suo ritorno verso casa (il viaggio si potrà seguire su diversi siti, tra cui Sirtrack e Ourfarsouth).

Lo staff dello zoo e i veterinari avevano valutato che la liberazione in mare aperto fosse la soluzione meno stressante per l’animale, che sarà rimesso in acqua in un punto in cui solitamente transitano i giovani pinguini della sua specie. In origine era stata presa in considerazione la possibilità di accompagnarlo direttamente in Antartide, sulla terraferma, ma l’opzione era stata poi scartata: i collegamenti sono estremamente difficili in questa stagione (è inverno in Nuova Zelanda), e in più per il trasporto diretto sarebbe stato necessario ottenere un permesso in deroga al Trattato Antartico.

Il pinguino era arrivato sulla spiaggia di Peka Peka alla fine di giugno. Scambiandola per neve, aveva inghiottito circa tre chili di sabbia e altri detriti, e dopo pochi giorni dal suo arrivo aveva dovuto subire un’operazione d’emergenza.

Il ritrovamento del pinguino e la sua storia