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  • Sabato 6 agosto 2011

Papua Nuova Guinea ha un nuovo leader

La situazione politica del paese è complicata e i cambi di partito molto frequenti

Papua Nuova Guinea, lo stato indipendente che occupa la parte orientale dell’isola della Nuova Guinea, ha un nuovo leader: Peter O’Neill, ministro della finanza nel precedente governo, è stato eletto il 2 agosto scorso dal parlamento. La storia della sua nomina è un po’ complicata e disseminata di continui cambi di schieramento. Quel che più caratterizza quest’isola del sud est dell’oceano Pacifico è l’enorme numero di etnie: ci sono 850 linguaggi indigeni diversi e almeno lo stesso numero di tribù su un totale di nemmeno 7 milioni di abitanti. Solo il 18% della popolazione vive nei centri urbani. Papua Nuova Guinea è uno dei paesi meno esplorati del mondo: si pensa che nelle sue foreste ci siano ancora da scoprire molte specie di piante e animali.

L’ex primo ministro, Michael Somare, detto Il “grande capo”, è stato per trent’anni un punto di riferimento nella vita politica di Papua Nuova Guinea. Divenne per la prima volta capo del govern0 con il Pangu party nel 1975, anno in cui il paese conquistò l’indipendenza, poi di nuovo dal 1982 al 1985. Rieletto nel 2002, questa volta con il National Alliance party, è rimasto in carica fino all’aprile scorso. Somare, che ha 75 anni, ha avuto un infarto durante un processo per reati finanziai. Mentre lui era a Singapore per un’operazione al cuore, suo figlio Arthur  ha dichiarato che non sarebbe più stato in grado di tornare in politica.

Il sistema parlamentare ha una sola camera, con 109 deputati. A causa dell’instabilità dei partiti politici del paese, nei primi anni di indipendenza è capitato spesso che i governi siano stati fatti cadere con le mozioni di sfiducia. Anche questa volta è successa più o meno la stessa cosa, con un ministro ad interim fatto fuori per una brutta storia di cornaca nera e il suo successore scelto subito dopo dal parlamento. Sam Abal, uomo fidato di Somare, aveva quindi preso il suo posto come primo ministro. Ma senza il suo leader, la coalizione di governo si è distrutta in appena quattro mesi. Don Polye e lo stesso O’Neill hanno abbandonato la maggioranza portando con sè all’opposizione ben 48 parlamentari. Nel frattempo, a giugno, per il primo ministro ad interim è arrivato il guaio definitivo. Il cadavere di una donna è stato scoperto nel giardino della sua abitazione. La ragazza era la fidanzata di suo figlio, che è stato arrestato.

Il nuovo primo ministro è un rappresentante della circoscrizione degli Altopiani del Sud, dove la Exxon Mobil Crporation e lo stato hanno un progetto per lo sfruttamento del gas naturale del valore di 16 miliardi di dollari. Se O’Neill riuscirà a realizzare questo ambizioso progetto si farà amica la classe dirigente del paese coprendola di denaro. Sempre se sarà in grado di tenere unita la volubile maggioranza parlamentare.