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  • Venerdì 29 luglio 2011

La Polonia accusa la Russia (e i propri piloti)

Un rapporto accusa sia le autorità russe che quelle polacche per l'incidente aereo in cui morì il presidente Kaczynski, e complica le già tese relazioni tra i due paesi

L’incidente aereo in cui il 10 aprile del 2010 morì il presidente della Polonia Lech Kaczynski fu causato anche da alcuni errori commessi dalle autorità russe. Oggi la commissione d’inchiesta del governo polacco ha reso note le conclusioni del suo rapporto dopo quindici mesi di indagini. E ora le accuse rischiano di complicare notevolmente le già tese relazioni tra i due paesi.

“La commissione ha stabilito che il sistema d’illuminazione dell’aeroporto era difettoso e inadeguato”, ha detto uno dei membri della commissione, il colonnello Robert Benedict. I russi diedero informazioni sbagliate al pilota dell’aereo, si legge nel rapporto, e lo spinsero a un errore di valutazione della distanza da terra che determinò l’impatto. Il rapporto ha anche criticato duramente le autorità polacche, dicendo che il pilota non era adeguatamente preparato per un atterraggio in condizioni d’emergenza e che essendo l’unico membro dell’equipaggio in grado di parlare russo doveva sia guidare che comunicare con il personale di controllo dell’aeroporto.

Il 10 aprile del 2010 il presidente polacco Lech Kaczynski e altre novantacinque persone morirono a seguito di un incidente aereo nei pressi della città di russa di Smolensk. Dopo mesi di indagini da parte di una Commissione internazionale per l’aviazione, gli esperti dei due paesi si erano trovati discordi su alcuni aspetti della ricostruzione. Il rapporto redatto dalle autorità russe nel gennaio di quest’anno aveva attribuito tutta la responsabilità dell’incidente all’equipaggio dell’aereo, facendo infuriare il governo polacco che invece sosteneva dall’inizio che le condizioni dell’aeroporto di Smolensk avessero notevolmente contribuito al disastro.

L’aereo stava portando una delegazione del governo polacco in Russia per commemorare la strage di Katyn del 1940, quando 22mila polacchi furono sterminati dall’allora regime sovietico. I rapporti tra i due paesi erano migliorati subito dopo l’incidente, quando il presidente russo Dmitri Medvedev decise di partecipare ai funerali del presidente polacco. Ma poi la situazione cominciò di nuovo a peggiorare a causa delle dissonanze delle rispettivi indagini. L’attuale primo ministro polacco, Donald Tusk, che si ricandiderà alle prossime elezioni di ottobre, è accusato dal leader dell’opposizione e fratello del presidente Kaczynski di essere stato troppo morbido con la Russia e di non avere fatto abbastanza per accertare l’esatta dinamica dell’incidente.