Perché la casa sulla cascata è importante

I come e i perché del capolavoro architettonico di Frank Lloyd Wright

di Chiara Lino

Fallingwater (nota anche col nome di Casa sulla cascata o Casa Kaufmann dal nome dei committenti), la villa progettata da Frank Lloyd Wright in Pennsylvania, è uno dei capolavori dell’architettura moderna e punto di riferimento per tutti gli architetti e lo sviluppo della disciplina. Costruito tra il 1936 e il 1939, l’edificio è immerso nel verde di una foresta e sovrasta una cascata: nonostante i volumi importanti e le forme innegabilmente moderne della struttura, la grande forza estetica di Fallingwater sta nell’integrazione con l’ambiente circostante, che deriva in parte dall’uso di materiali del luogo ma soprattutto dall’eleganza delle proporzioni e dal gioco di contrappunti fra linee orizzontali dell’edificio e verticali della natura intorno. Wright stesso la definì “architettura organica” per l’accordo perfetto tra elementi naturali e artificiali.

La casa venne progettata da Wright nel 1936 per i weekend della famiglia Kaufmann, ricchi proprietari di grandi magazzini a Pittsburgh. Bruno Zevi, titolare della memoria wrightiana in Italia, la descriveva così: “Si libra sopra una cascata, tra le colline della Pennsylvania, incastrandosi alla formazione rocciosa. Apoteosi dell’orizzontalità, con gli sbalzi impressionanti del soggiorno e delle terrazze”. E Kenneth Frampton, altro grande storico dell’architettura: “il trattamento a sbalzo era stravagante fino a rasentare la follia, un agglomerato di piani miracolosamente sospesi nello spazio, posti in equilibrio a varie altezze”. La casa sulla cascata ha sbalordito per decenni osservatori, architetti e visitatori, sommando la bellezza dell’inserimento nell’ambiente naturale, all’ardimento e l’equilibrio dei suoi volumi. Nel 1991 l’Istituto Americano degli Architetti l’ha eletta la più importante costruzione degli Stati Uniti.

In occasione del settantacinquesimo anniversario dall’inizio dei lavori, il Wall Street Journal prova a farsi qualche domanda suelle ragioni della sua importanza, riportando le risposte date dal libro Fallingwater, curato da Lynda Waggoner e con le fotografie di Christopher Little.

Se Fallingwater è così importante, come mai non se ne vedono in giro imitazioni?

Nonostante la sua fama, Fallingwater è stata spesso definita come un capolavoro senza progenie. Questo perché alla fine degli anni Trenta, mentre la Casa Kaufmann veniva completata, era giunto il momento in cui l’approccio “industriale” al modernismo stava per prevalere su quello artigianale. Per questo si vedono in giro migliaia di cattive imitazioni del Seagram building e poche di questa casa.

Fallingwater può essere considerata un’opera della corrente modernista?

No. […] Fallingwater è moderna per le sue forme non tradizionali, ma non modernista nei termini dettati dalla scuola di architettura di Ludwig Mies Van der Rohe e Walter Gropius.

Il modernismo voleva integrare qualità estetiche maturate del passato con le nuove soluzioni industriali e una novità nelle forme, ma la caratteristica fondamentale di Fallingwater riguarda, come già accennato, l’integrazione tra l’ambiente artificiale (la casa) e quello naturale (la foresta e la cascata che la circondano). È un esempio unico e originale in quella corrente, e non si può dire che volesse seguirne i dettami: Wright l’ha concepita in totale autonomia.

Quanto tempo impiegò Frank Lloyd Wright a progettare Fallingwater?

Wright, che era modesto quanto Donald Trump e che adorava farsi chiamare “il maestro”, ricevette l’incarico e i rilievi topografici nel marzo del 1935. Poi, per sette mesi, non fece assolutamente niente. Un giorno di settembre dello stesso anno Edgar Kaufmann Sr. si trovava a Taliesin, nel Wisconsin, dove Wright aveva lo studio, e incuriosito dall’andamento del progetto gli telefonò per annunciare la sua visita. Con grande teatralità Wright rispose: «La stavamo aspettando, signor Kaufmann,» e invitò il suo trascurato, ignaro cliente a pranzare con lui per poi guardare insieme le tavole. Alla fine della telefonata, Wright cominciò a disegnare freneticamente prima dell’arrivo di Kaufmann, per poi consegnare gli schizzi ai suoi collaboratori che, mentre lui pranzava, prepararono delle tavole più raffinate.

Quando la casa sulla cascata rischiava di crollare