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    Dieci stupidaggini antisemite

    Julian Assange

    Julian Assange avrebbe detto pochi giorni fa che Wikileaks si trova al centro di un complotto, guidato da tre giornalisti del Guardian. Etichettati come «ebrei», solo due in realtà lo sono; Assange ha rifiutato energicamente la ricostruzione del dialogo reso pubblico dal sito Private Eye. (BEN STANSALL/AFP/Getty Images)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Oliver Stone

    L'anno scorso Oliver Stone dichiarò che «il dominio ebraico dei media» aveva distorto l'opinione pubblica americana, esagerando l'importanza relativa dell'Olocausto. Pochi mesi prima, aveva chiamato Hitler «un facile capro espiatorio». (Chung Sung-Jun/Getty Images)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    John Galliano

    Lo scorso martedì, Christian Dior ha licenziato John Galliano. Ubriaco in un bar del quartiere parigino del Marais, lo stilista aveva insultato la scorsa settimana una coppia con frasi razziste e antisemite, negli stessi giorni in cui compariva online un video in cui Galliano teneva discorsi dello stesso tenore nello stesso locale. (JACQUES DEMARTHON/AFP/Getty Images)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Charlie Sheen

    Mentre parlava malissimo del produttore esecutivo del suo show, Chuck Lorre (nato Charles Levine), Charlie Sheen lo ha chiamato più volte “Chaim Levine”. Secondo il presidente dell'Anti-Defamation League, Abraham Foxman, apostrofare Lorre con un nomignolo ebraico è «nel migliore dei casi bizzarro, nel peggiore ai limiti dell'antisemitismo». (Riccardo S. Savi/Getty Images)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Mel Gibson

    Arrestato nel 2006 per guida in stato di ubriachezza, Mel Gibson si lasciò andare ad una tirata antisemita in cui accusava gli ebrei di essere la causa di tutte le guerre del mondo. Dopo l'arresto, Winona Ryder disse a People di non essere per nulla stupita, perché a una festa di parecchi anni prima l'aveva chiamata «an oven dodger», «una che aveva schivato il forno». Anche il film di Gibson La passione di Cristo ha ricevuto critiche per il modo in cui vi vengono rappresentati gli ebrei. (Philippe Antonello. – Icon Distribution Inc.)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Thilo Sarrazin

    Ex ministro della città-stato di Berlino, il banchiere Thilo Sarrazin disse in un'intervista che «tutti gli ebrei condividono uno stesso gene che li rende diversi dalle altre persone». Le accuse di antisemitismo si aggiunsero alle frasi razziste contenute in un suo libro sull'integrazione degli immigrati in Germania, e il 9 settembre 2010, in seguito alle proteste, Sarrazin dovette lasciare il consiglio della Bundesbank. (Sean Gallup/Getty Images)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Ken Loach

    Non nuovo ad affermazioni contro Israele, Ken Loach dichiarò nel 2009 che una ripresa dell'antisemitismo europeo era «non sorprendente e comprensibile» e conseguenza dell'offensiva militare israeliana a Gaza nel dicembre-gennaio di quell'anno. (Daniel Perez/Getty Images)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Giuseppe Ciarrapico

    Giuseppe Ciarrapico.
    (Marco Merlini / LaPresse)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Nicola Legrottaglie

    In una intervista del gennaio 2009 alla Gazzetta dello Sport, comparsa con il titolo «Israele non riconobbe Dio, ora paga», al difensore della Juve Nicola Legrottaglie venivano attribuite queste parole (a proposito del conflitto in corso a Gaza): «Sapevo già che sarebbe successo, è una profezia della Bibbia. Il popolo di Israele era quello prediletto da Dio. Ma non l'ha riconosciuto e ora ne sta pagando le conseguenze». (Jonathan Moscrop - LaPresse)

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    Dieci stupidaggini antisemite

    Gianni Vattimo

    Il filosofo Gianni Vattimo se ne uscì tre anni fa con una frase particolarmente infelice. A proposito del fatto che fosse diventato «scandaloso manifestare solidarietà ai palestinesi», aggiunse, a mo' di battuta: «non ho mai creduto alla menzogna dei Protocolli degli anziani di Sion. Ora comincio a ricredermi, visto il servilismo dei media». (La Presse)

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980

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