• Italia
  • Martedì 15 febbraio 2011

Il processo a Berlusconi comincia il 6 aprile

Il gip ha accolto la richiesta di giudizio immediato per concussione e prostituzione minorile

Italian Premier Silvio Berlusconi speaks during a end-of-the year press conference in Rome, Thursday, Dec. 23, 2010. Italian Premier Silvio Berlusconi has conceded that early elections may be necessary if his slim majority in parliament is unworkable and that he would decide in January. In an end-of-the-year press conference Thursday, Berlusconi also said that if his term finishes on schedule in 2013 he'd rather sit it out and let other conservative leaders run. The 74-year-old Berlusconi said the job was too great a sacrifice and that he was convinced there were new conservative leaders who were "absolutely capable of becoming premier." (AP Photo/Andrew Medichini)
Italian Premier Silvio Berlusconi speaks during a end-of-the year press conference in Rome, Thursday, Dec. 23, 2010. Italian Premier Silvio Berlusconi has conceded that early elections may be necessary if his slim majority in parliament is unworkable and that he would decide in January. In an end-of-the-year press conference Thursday, Berlusconi also said that if his term finishes on schedule in 2013 he'd rather sit it out and let other conservative leaders run. The 74-year-old Berlusconi said the job was too great a sacrifice and that he was convinced there were new conservative leaders who were "absolutely capable of becoming premier." (AP Photo/Andrew Medichini)

Aggiornamento delle 11,28. Cristina Di Censo, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, ha disposto il giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile. Il processo inizierà il 6 aprile davanti ai giudici della quarta sezione penale, tre donne: Carmen D’Elia, Orsola De Cristofaro e Giulia Turri.

***

Il giudice per le indagini preliminari della procura di Milano, Cristina Di Censo, dovrebbe comunicare oggi entro le 13 la sua decisione riguardo le accuse a Silvio Berlusconi. La procura ha chiesto di processare il premier con il rito immediato, sostenendo di trovarsi in presenza di “prove evidenti” in merito ai reati di concussione e prostituzione minorile. Come spiega oggi Emilio Randacio su Repubblica, gli esiti possibili sono tre.

Richiesta accolta
In questo caso, gli atti verrebbero trasferiti direttamente al tribunale e si salterebbe l’udienza preliminare. La cancelleria centrale del tribunale assegnerebbe il processo al primo collegio libero tra quelli competenti per i reati contro la pubblica amministrazione. Contestualmente, tutti gli atti dell’inchiesta sarebbero messi a disposizione della difesa del premier. Il processo potrebbe cominciare nel giro di pochi mesi, probabilmente tra aprile e maggio.

Richiesta respinta
Il gip potrebbe sostenere che tra le pagine presentate dai pm non ci siano “prove evidenti”, condizione indispensabile per ottenere il rito immediato. La decisione sarebbe motivata e le carte tornerebbero in mano ai pm, che a quel punto dovrebbero istruire la pratica secondo il rito ordinario e prepararsi all’udienza preliminare. I tempi si allungherebbero.

Il rigetto
Per quanto oggi appaia come l’esito meno probabile, esiste la possibilità che il gip possa entrare nel merito del processo e mettere in discussione la competenza del tribunale di Milano. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha il diritto di eccepire riguardo la competenza dei reati. Come sappiamo, la difesa di Berlusconi sostiene che il tribunale di Milano sia incompetente sia dal punto di vista funzionale per il presunto reato di concussione, sostenendo che il premier debba essere processato dal tribunale dei ministri, sia da quello territoriale, sostenendo che il reato di prostituzione minorile è stato eventualmente commesso ad Arcore, quindi competenza del tribunale di Monza.

Un altro processo a Roma?
Da ieri si discute dell’esistenza di nuovi spunti investigativi riguardo alcune feste avvenute a palazzo Grazioli, residenza romana del premier. La procura di Milano ha smentito di essere stata in contatto con la procura di Roma. Il Corriere della Sera parla esplicitamente di “nuovo filone d’inchiesta” e sostiene che il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati avrebbe già deciso di trasmettere a Roma la parte del fascicolo che riguarda quelle feste.

foto: AP Photo/Andrew Medichini