Il Nasdaq sotto attacco

I servizi segreti indagano sulle ripetute violazioni dei sistemi informatici della società dello scorso anno

Un gruppo di hacker lo scorso anno si è intromesso più volte nei sistemi della società che gestisce il Nasdaq Stock Market, il mercato borsistico elettronico degli Stati Uniti. Le autorità sono da mesi alla ricerca degli autori di queste effrazioni il cui scopo non è ancora del tutto noto, spiega oggi Devlin Barrett sul Wall Street Journal. Le indagini hanno consentito di rilevare gli ingressi non autorizzati, ma non le azioni che sarebbero state compiute una volta all’interno del sistema informatico. Al momento si sa solo che gli attacchi non avrebbero colpito la parte della rete sulla quale vengono materialmente gestite le contrattazioni del Nasdaq.

Gli inquirenti stanno considerando una serie di possibili motivi, inclusi il furto di segreti industriali, il guadagno di denaro da attività illecite e un piano per danneggiare i mercati finanziari negli Stati Uniti. «Fino a ora sembra che gli autori degli attacchi si siano semplicemente guardati intorno» ha confidato a Barrett un esperto coinvolto nello studio degli attacchi condotti contro il Nasdaq. L’indagine è stata avviata dai Servizi Segreti, che ora stanno collaborando con l’FBI per identificare gli autori delle violazioni al sistema informatico.

Il mistero che aleggia intorno agli hacker e ai loro obiettivi sta preoccupando gli inquirenti, che non sono sicuri di aver risolto tutti i problemi di sicurezza, anche perché chi compie le violazioni in genere trova nuove soluzioni per violare i sistemi. Il caso che interessa la società di New York, Nasdaq OMX Group Inc., fa parte di quello che le autorità contro i crimini informatici identificano come un problema più grande che riguarda gli hacker che curiosano nelle reti informatiche delle grandi società.

Le indagini dei Servizi Segreti statunitensi sul Nasdaq sono iniziate lo scorso anno, ma fino a ora non hanno portato all’identificazione degli effettivi responsabili delle violazioni. Il sospetto è che dietro agli attacchi vi sia un gruppo di pirati informatici che opera in Russia, ma gli elementi sono ancora pochi e frammentari per fare una ricostruzione credibile.

Il Nasdaq subì un altro attacco informatico nel 1999, quando il proprio sito web venne modificato da un gruppo di hacker. L’azione venne rivendicata poche ore dopo da un gruppo di hacker e la violazione interessò unicamente il sito web della società, ma non i sistemi che gestiscono le migliaia di transazioni finanziarie che vengono compiute ogni giorno sui listini tecnologici.

Secondo Tom Kellerman, ex responsabile della sicurezza informatica della Banca Mondiale, i pirati informatici negli ultimi anni si sono progressivamente concentrati sempre di più sulle istituzioni finanziarie e sui sistemi informatici che gestiscono le transazioni economiche dei listini di borsa. Nella maggior parte dei casi le violazioni non servono per dirottare quote di denaro o investimenti, operazione complicata e rischiosa, ma per raccogliere informazioni utili nel lungo periodo per fare qualche soldo sui mercati finanziari.