Chi è Valentino Valentini

Mattia Feltri sulla Stampa racconta "l'uomo più riservato del governo"

Sembra ormai certo che la persona che i rapporti diplomatici diffusi da Wikileaks definivano come “l’oscuro tramite” tra Berlusconi e Putin sia Valentino Valentini, deputato e storico collaboratore del premier. Oggi Mattia Feltri sulla Stampa racconta cosa si sa di questa persona – e cosa sa lui di Berlusconi, compreso un aneddoto piuttosto bizzarro.

Valentino Valentini, l’uomo più riservato del governo, più riservato anche di Gianni Letta (e infatti non si troveranno mai giudizi di Valentini sullo stato di salute del premier, né valutazioni attorno alle sue solidità notturne e post-notturne), nel jet set della politica è più famoso del sarto. È in Italia che nessuno sa chi sia, quanti anni abbia, dove abiti, che vita conduca, che studi abbia compiuto, eccetera. Ed è per questa ragione, oltre che per motivi più contingenti e prosaici, che tutti i più accesi avversari di Silvio Berlusconi oggi vogliono scoprire quale oscuro ruolo ricopra questo parlamentare. Bene, Valentino Valentini, che tutti chiamano per nome come il cuoco Michele, è nato a Bologna nel 1962 e compirà 49 anni il prossimo 28 luglio. Laureato in lingue, master a Publitalia, è stato per la prima volta eletto alla Camera dei deputati nel 2001, con l’unico apparente risultato di aver trasferito l’onere dello stipendio dal presidente Berlusconi al popolo italiano.

Infatti Valentino in aula non ha pronunciato una sola sillaba, non ha presentato una sola mozione, non ha proposto una sola legge, se non aggiungendo la propria firma in calce a testi altrui. Ha ben altro da fare. Non è nemmeno definibile uno stretto collaboratore, bensì un consigliere-interprete-segretario particolare-trainer-motivatore-dama di compagnia. Quando, qualche anno fa, Berlusconi pronunciò a braccio un discorso in inglese davanti ai delegati dell’Onu, suscitando lo stupore di molti e l’invidia di altrettanti, saltò poi fuori che il medesimo Berlusconi si era allenato per ore e per notti – notti di estrema castità – insieme con Valentino. E infatti Valentino si era guadagnato, lustri fa, un impiego al Parlamento europeo essendo titolare di una ottima conoscenza di inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, russo: la sua dottrina si estende su vari continenti. E sebbene lui neghi, e non da oggi, di essere così ferrato nella lingua del compagno Putin. Era talmente bravo che Antonio Tajani lo presentò a Berlusconi e Berlusconi non lo mollò più. Da allora, Valentino Valentini gira il mondo tenendo su la testa al capo.

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