Masotti perde il ricorso contro la Rai

L'ex inviato a Londra si era opposto al trasloco imposto dal ritorno di Antonio Caprarica

Nel groviglio di cause Rai in corso il Post aveva raccontato qualche mese fa quella che opponeva Giovanni Masotti, giornalista ed ex conduttore della disgraziata trasmissione Punto e a capo, e l’azienda che lo aveva rimpatriato da Londra dove era stato destinato come inviato negli anni scorsi.

Quando Antonio Caprarica, nell’utimo giro di nomine Rai, fu sostituito alla guida del Gr da Antonio Preziosi, gli fu promesso che sarebbe tornato a Londra, i cui sfondi sembravano essere diventati ai telespettatori incollati alle sue corrispondenze: il suo posto era là.
Però là c’era Giovanni Masotti, parcheggiato dopo i fallimenti del suo “Punto e a capo” (l’avevate dimenticato, confessate), a raccontare frivolezze londinesi con assiduità. È vero, il suo incarico scadeva a febbraio, ma in Rai si sono dimenticati di comunicargli l’ordine di rientro. Così Masotti ha chiamato i suoi avvocati e loro hanno informato la Rai che la mancata comunicazione si traduce in una conferma biennale: e Masotti non si sposta da Londra nonnonnò.

Oggi Italia Oggi riferisce l’esito del ricorso di Masotti:

Il giudice del lavoro di Roma ha rigettato il ricorso dell’ex corrispondente della Rai da Londra, Giovanni Masotti, contro la Rai (e contro Antonio Caprarica, attuale corrispondente della Rai da Londra) per due motivi. Primo, perché il suo contratto di corrispondente da Londra era scaduto , secondo, perché l’offerta della Rai di assegnare Masotti agli uffici di corrispondenza di Mosca (Russia) o di Istanbul (Turchia) non sono stati giudicati come squalificanti. Il giudice, inoltre, al termine della sentenza, ha compensato le spese legali tra Masotti e la Rai ma ha ingiunto a Masotti di pagare le spese legali che Antonio Caprarioca ha dovuto sostenere per difendersi.

La Rai delle cause