Angelo Vassallo e i trafficanti di droga

Repubblica racconta la traccia principale seguita dalle indagini sull'omicidio del sindaco di Pollica

Nelle pagine di cronaca di Napoli oggi Repubblica racconta una traccia delle indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo.

Nel mese di agosto, secondo numerosi testimoni, un’imbarcazione veloce approdava tutte le sere alla banchina della località turistica per inondare con fiumi di stupefacenti le notti della Movida. Un traffico sfacciato, sotto gli occhi di villeggianti e proprietari di yacht spaventati da questo commercio. Il 24 agosto, poco prima di essere ucciso, il sindaco decise di sfidare in prima persona gli spacciatori. Dodici giorni prima del 5 settembre, quando fu assassinato con nove colpi di pistola.
Ecco il film di quella notte d’agosto. Vassallo è in giro con la moglie Angelina per una passeggiata. Intorno all’una, viene avvicinato da un gruppo di vacanzieri. “Sindaco, faccia qualcosa”. E lui, accompagnato solo da due vigilesse, va sul molo. Gli spacciatori, avvertiti di questo giro di perlustrazione, si sparpagliano in alcuni locali nel piazzale del porto. Alcuni a piedi, altri in bicicletta.
Sguardi circospetti, cenni d’intesa. Nel buio, Vassallo riconosce un ragazzo che vende droga nella zona: “Tu qua non devi più venire, hai capito?”, gli dice brusco. Quello gira le spalle e sparisce. Ma è solo un pesce piccolo. Vassallo intanto non si ferma. Continua il giro. Entra in un locale. Un giovane gli va incontro. Gli tende la mano per salutarlo. Il sindaco si gira di scatto: “È meglio che non mi saluti, hai capito? Vattene via da qui”. Quello si irrigidisce: “Chi si crede di essere, questo?”, sbotta. E poi un insulto. Vassallo lo ignora. E fa di più. Continua il giro dei locali e si sfoga con i proprietari: “Io faccio il possibile per aiutarvi, per sostenere il turismo ad Acciaroli. Ma vi ho già detto mille volte che certa gente qui non la dovete far venire”.

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