Meno due
Il partito laburista australiano ha guadagnato un altro seggio nella corsa a formare il governo
Andrew Wilkie del partito indipendente della Tasmania ha deciso di sostenere Julia Gillard, l’attuale premier e leader del partito laburista australiano. Dal 21 agosto Gillard e Tony Abbott, l’esponente del partito conservatore, stanno contrattando con i partiti che hanno ottenuto un solo seggio alle elezioni nel tentativo di arrivare al numero di seggi necessario per avere la maggioranza e quindi poter governare.
I seggi del parlamento australiano sono 150. Fino a ieri i due partiti ne avevano 73 a testa, tre in meno dei 76 richiesti per avere la superiorità numerica al governo. È di oggi la notizia che Wilkie, il leader del partito tasmano, ha deciso di appoggiare la laburista Gillard avvicinandola così all’obiettivo. Il Sidney Morning Herald scrive che ora è tutto in mano ai tre indipendenti “rurali” — Bob Katter, Rob Oakeshott e Tony Windsor — che non hanno ancora preso posizione: con un altro seggio guadagnato i laburisti si garantirebbero il pareggio finale, con altri due seggi guadagnati avrebbero in mano il governo.
«Ho deciso di sostenere il Partito Laburista Australiano. Un futuro governo Gillard avrebbe il mio voto. È più probabile che il partito laburista ottenga i numeri necessari e sia in grado di garantire un governo stabile per i prossimi tre anni», ha dichiarato Wilkie, che ha poi aggiunto di sperare che il trio di indecisi prenda la stessa decisione.
Se alla fine dovesse essere Abbott ad ottenere i 76 seggi, ha precisato, il suo partito non farà ostruzionismo e collaborerà con chiunque sia il prossimo premier. Abbott ha tentato di convincere Wilkie con proposte «molto generose», come l’offerta di 1 miliardo di dollari per la costruzione di un nuovo ospedale in Tasmania.
Lo scorso 24 giugno Julia Gillard aveva conquistato la carica di primo ministro battendo l’ex capo di governo Kevin Rudd, che aveva proposto e perso un “leadership spill”, ovvero un confronto interno nel partito per verificare l’appoggio politico al suo esecutivo. Visto il grande consenso ottenuto, dopo tre settimane di governo, Gillard ha deciso di indire nuove elezioni per rinforzare la sua maggioranza e governare con meno impedimenti. Le elezioni del 21 agosto scorso sono state meno favorevoli del previsto e in Australia è successa una cosa simile a quella accaduta alle ultime elezioni britanniche: né i laburisti né i conservatori hanno conquistato i 76 seggi necessari per avere una maggioranza parlamentare.