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  • Venerdì 9 luglio 2010

Alberto non perveniva

Giacomo Papi su Donna, dicembre 2003

di Giacomo Papi

Prince Albert II of Monaco, his sisters Princess Caroline of Hanover, left, and Princess Stephanie of Monaco,right, stand on the balcony of Monaco palace during Monaco's national day ceremony, Wednesday Nov. 19, 2008. (AP Photo/Lionel Cironneau)
Prince Albert II of Monaco, his sisters Princess Caroline of Hanover, left, and Princess Stephanie of Monaco,right, stand on the balcony of Monaco palace during Monaco's national day ceremony, Wednesday Nov. 19, 2008. (AP Photo/Lionel Cironneau)

Il Post partecipa allo sciopero deciso dalla Federazione della Stampa e dalla Federazione degli Editori di Giornali per esprimere la propria ostilità al progetto di legge sulle intercettazioni proposto dal Governo, e quindi oggi non aggiorneremo il sito e non seguiremo l’attualità. Avremmo preferito iniziative di protesta più costruttive ed esemplari, ma le proposte in tal senso non sono state accolte e aderiamo quindi alla decisione presa. E offriamo ai lettori, al posto degli aggiornamenti, una scelta libera di articoli pubblicati sulla stampa negli anni passati, per parlare di buon giornalismo e perché uno sciopero non sia solo un’assenza.

C’era una volta un re taciturno che prese in moglie la donna più bella e meno intrigante del mondo. Il regno si chiamava “Principato di Monaco” e stava dalle parti del sud della Francia. Un giorno, sentendosi sminuito dalle dimensioni delle sue terre, il sovrano decise di renderle il più ricche possibile. E poiché i suoi sudditi erano i più pigri del mondo, rinunciò a farli lavorare, ma importò direttamente i ricchi. Vennero a sciami cantanti lirici obesi e cantantesse equiparabili, tennisti biondi, finanzieri bancarottieri e piloti di Formula Uno. Nel regno del re taciturno, le tasse non c’erano, tutto era lindo e si mangiavano gelati deliziosi. E poi c’era la brillante trovata dei servi: spazzini, donne delle pulizie e fognaioli giungevano nel principato soltanto di notte, quando i ricchi dormivano, e se ne ripartivano all’alba, quando dormivano ancora. Al risveglio sembrava la casa di Barbie e di Ken.
Era il 18 aprile 1956 quando Sua Altezza Serenissima Ranieri di Monaco convolò a nozze. La sposa aveva capelli biondi e un nasino così all’insù che pareva cercasse la luna. Indossava un velo bianco. Lo sposalizio fu fotografato, ammirato e invidiato in tutto il mondo. Sembrava una fiaba. Poi vennero i figli. Poi vennero i principi. E tutto cambiò. (segue)