Il cellulare al guinzaglio

Zomm è un nuovo gadget che sfrutta un laccio wireless per non perdere o dimenticare il proprio telefono cellulare

Dopo mesi di attesa e tentennamenti ti sei infine convinto e hai comprato lo smartphone costosissimo dei tuoi sogni, lo conservi in una custodia per non rovinarlo, eviti di graffiarlo e non lo fai provare a nessun altro. Poi un giorno scendi dal treno, imbocchi il sottopassaggio e ti rendi conto di non avere più in tasca il tuo preziosissimo telefono, che ormai sfreccia veloce verso la stazione successiva sul tavolino dello scompartimento dove stavi viaggiando. A volte un solo attimo di distrazione può costarti molto caro: e quelli che hanno inventato Zomm lo sanno molto bene.

Zomm è un piccolo aggeggio elettronico nato per chi ha il terrore di dimenticare in giro il proprio telefono cellulare. Il gadget è grande quanto un portachiavi ed emette un suono quando il telefonino cui è collegato supera una certa distanza. Il principio di funzionamento è simile a quello degli allarmi che suonano quando viene strappato il laccetto che li tiene collegati a un oggetto, ma in questo caso il laccetto è invisibile e sfrutta le onde radio.
https://www.youtube.com/watch?v=ejY4CVrNgrg
In pratica, compri uno Zomm e lo colleghi al tuo telefono cellulare attraverso una normale connessione Bluetooth. Così facendo, i due dispositivi iniziano a dialogare e a cercarsi a vicenda. Se la distanza tra Zomm e smartphone supera i 9 metri, la connessione tra i due sistemi si perde e il piccolo gadget inizia a suonare per segnalare l’eccessivo allentamento del telefonino. Il sistema può rivelarsi utile per evitare di perdere il proprio telefono, nel nostro esempio del treno Zomm si sarebbe messo a suonare a pochi metri dallo scompartimento, sia per accorgersi del possibile furto dello smartphone da parte di qualche ladruncolo.

Oltre a dare l’allarme in caso di furto o smarrimento del proprio telefono cellulare, il piccolo gadget può essere utilizzato per effettuare chiamate in vivavoce e come sistema per le chiamate di emergenza. Il dispositivo sembra essere promettente, ma nella rubrica Gagdetwise del New York Times, Eric A. Taub non risparmia qualche critica per il nuovo aggeggio tecnologico:

Lo Zomm funziona come pubblicizzato. Tuttavia, ci sono ancora alcuni dettagli da mettere a posto. Per trasformare il dispositivo in un sistema per lanciare le emergenze occorre premere un tasto per una decina di secondi, un tempo troppo lungo, secondo me, se ci si trova effettivamente in una situazione di pericolo. E non c’è alcun modo di modificare la distanza dei 9 metri necessaria per far partire l’allarme; a seconda di dove ci si trova, 9 metri potrebbero essere troppi.

Anche la procedura per attivare Zomm tramite personal computer e collegarlo a un telefono cellulare non è molto intuitiva, anche se comunque nella fase di installazione l’utente può consultare un valido video introduttivo. Infine, il prezzo base del gadget si aggira intorno agli 80 dollari, cifra che può salire notevolmente se si acquistano opzioni o dispositivi aggiuntivi. Insomma, l’acquisto sembra essere principalmente consigliabile per gli smemorati con telefoni molto costosi.