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  • Mercoledì 30 giugno 2010

L’uragano Alex è arrivato alla costa messicana

L'uragano ha raggiunto nella notte le coste del Messico al confine col Texas dove potrebbe aver ucciso 13 persone, ora si sta indebolendo

aggiornamento delle 14.00. Il National Hurricane Center ha declassato l’uragano a “tempesta tropicale”.

aggiornamento delle 8.25. L’uragano potrebbe aver ucciso dodici persone.

aggiornamento delle 7.43. Il National Hurricane Center riporta che Alex si sta indebolendo ed è tornato a categoria 1. Secondo le previsioni del Centro, Alex dovrebbe continuare a spostarsi verso ovest per tutta la giornata, rimanendo nel nord del Messico, e indebolendosi fino a scomparire venerdì.

aggiornamento delle 6.50. L’uragano Alex è arrivato alla costa nord-orientale del Messico con venti di 170 chilometri orari, classificato come categoria due. Per ora si trova in una zona scarsamente popolata, e i residenti dell’area del Golfo hanno trovato riparo nei rifugi. Almeno mille persone nel sud del Texas hanno lasciato le loro abitazioni e si trovano ora nei centri di evacuazione. Queste le possibili evoluzioni del percorso dell’uragano, secondo la CNN.

All’una di notte ora italiana, quando erano le 18 locali di mercoledì, il National Hurricane Center americano ha riclassificato l’uragano Alex elevandolo a “categoria due” annunciandone l’arrivo sulla costa “molto presto”, prevedibilmente nel giro di poche ore. L’uragano si muove verso ovest alla velocità di 19 chilometri orari.

Una pesante pioggia sta battendo la zona intorno alla città messicana di Matamoros: i militari hanno fatto evacuare finora 2500 persone.
Benché Alex si mantenga lontano dall’area del relitto della piattaforma Deepwater Horizon, i suoi venti hanno spinto verso la costa numerose tracce di petrolio e stanno scompaginando le barriere disposte per evitare che la chiazza si avvicini a terra.