Per Dipollina Italia’s got talent è già bollito
"Dentro aspiranti, usando il badile, compresa la cubista settantenne e i casi umani più disparati"
Antonio Dipollina, critico televisivo di Repubblica, stamattina stronca il nuovo talent show di Canale 5 “Italia’s got talent” (derivato come al solito da un format internazionale).
Verso metà puntata entrano in scena i due tizi cantando una canzone a forza di rutti e si capisce che siamo sempre nel rassicurante orticello televisivo. Significa che dopo un po’ arriverà quello pazzo che fa il giocoliere con la motosega accesa: e che alla fine sbucheranno due giovani bravissimi con la musica classica con il conseguente invito a valorizzare la cultura.
Italia’s got talent è partito lunedì con un ottimo risultato di ascolti, dopo la puntata di pilota di dicembre, con la conduzione di Gerry Scotti, Rudy Zerbi, e Maria De Filippi. Ma secondo Dipollina è il primo programma che nasce già raschiando il fondo del barile.
A dicembre era andata in onda una puntata-pilota che sembrava fare a meno di freaks ed eccessi: era andata bene, ma adesso che si fa sul serio bisogna andare benissimo. E quindi dentro aspiranti, usando il badile, compresa la cubista settantenne e i casi umani più disparati, all’insegna del più-gente-entra-più-talenti-si-vedono, o qualcosa del genere.