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  • Domenica 4 ottobre 2015

MSF ha chiuso il suo ospedale a Kunduz

Dopo i bombardamenti di ieri che hanno ucciso 22 persone, e per i quali è accusata la NATO: intanto nella città afghana continuano i combattimenti con i talebani

L'ospedale di MSF danneggiato dai bombardamenti. (Médecins Sans Frontières via AP)
L'ospedale di MSF danneggiato dai bombardamenti. (Médecins Sans Frontières via AP)

Oggi l’organizzazione non governativa Medici senza frontiere (MSF) ha annunciato di aver chiuso l’ospedale di Kunduz, in Afghanistan, che venerdì notte era stato colpito da alcuni bombardamenti probabilmente compiuti dagli aerei della NATO: la NATO è impegnata a Kunduz per cercare di riprendere il controllo della città che questa settimana è stata conquistata dai talebani. Negli attacchi aerei sono rimaste uccise 22 persone, tra cui 12 membri dello staff medico di MSF, e altre 37 persone sono rimaste ferite. La NATO ha ammesso la possibilità che alcuni suoi aerei abbiano bombardato la zona dove si trova l’edificio che ospitava l’ospedale di MSF e il capo della coalizione delle forze statunitensi in Afghanistan si è scusato per quello che è successo. MSF ha duramente criticato gli attacchi: ha detto che la NATO era a conoscenza della posizione esatta dell’ospedale e ha chiesto che venga aperta un’indagine per individuare le responsabilità dell’accaduto.

L’attacco
Poco dopo le due di sabato notte l’ospedale di MSF di Kunduz, nel nord est dell’Afghanistan, è stato colpito da un proiettile esplosivo caduto nelle vicinanze. Lo staff ha iniziato l’evacuazione della struttura e ha telefonato al comando NATO di Kabul, la capitale dell’Afghanistan, ribadendo le coordinate dell’edificio: MSF ha detto che sia le forze NATO che i talebani che stavano combattendo in quel momento in città erano già stati informati in precedenza delle coordinate dell’edificio. Nonostante la nuova comunicazione, gli attacchi sono andati avanti per mezz’ora. Un militare americano ha detto al New York Times che l’attacco è stato compiuto da un AC-130, un aereo ad elica che può essere armato con missili e bombe di precisione, ma che imbarca anche mitragliatrici e cannoni molto meno precisi.

Cosa stava succedendo a Kunduz
Lunedì 28 settembre i talebani, il movimento che combatte dal 2001 la coalizione internazionale e il governo afghano, hanno occupato la città di Kunduz ottenendo una delle più importanti vittorie dall’inizio della guerra, nel 2001. L’esercito afghano e le forze speciali americane hanno contrattaccato nei giorni successivi con attacchi aerei e operazioni via terra. Venerdì il governo afghano ha dichiarato la città riconquistata, ma i combattimenti contro gruppi di talebani sono proseguiti nel corso della notte. Secondo il New York Times, la bandiera dei talebani è ancora issata nella piazza principale di Kunduz.

Cosa dicono gli americani
Il generale John F. Campbell, comandante delle truppe americane in Afghanistan, ha detto che i bombardamenti sono stati autorizzati alle 2 e 15 di notte per proteggere le truppe afghane e americane che si trovavano sotto attacco dei talebani. Un funzionario di polizia afghano ha detto che alcuni talebani si erano nascosti nell’ospedale, una circostanza negata dallo staff di MSF che ha detto che nell’ospedale erano presenti soltanto pazienti e personale dell’ONG. Diversi giornali hanno fatto notare come MSF fornisca cure mediche a chiunque ne abbia bisogno, senza guardare se quella persona è un talebano o un civile. Questa politica ha spesso irritato le forze di sicurezza afghane. Il generale Campbell ha detto che è in corso un’inchiesta sull’attacco. Obama ha detto che bisognerà attendere la fine dell’inchiesta prima di formulare un giudizio definitivo sull’accaduto.