L’inaugurazione della Torre Eiffel

Avvenne 126 anni fa, solo un mese prima che cominciasse l'esposizione universale del 1889 a Parigi, se vi ricorda qualcosa

La Torre Eiffel fu inaugurata a Parigi il 31 marzo 1889 – diventando poi una delle costruzioni più famose al mondo e uno dei simboli della Francia – con una cerimonia di conclusione dei lavori, dopo ventisei mesi di cantiere. Appena in tempo per il successivo 6 maggio, quando aprì l’Esposizione universale del 1889 – nel centenario della Rivoluzione Francese –  per la quale la torre era stata pensata. Dal 15 maggio i visitatori iniziarono ad accedere alla “Torre di 300 metri”, come fu chiamata allora (era alta 312 metri: oggi, con l’antenna, 324). Fino al 1930 – quando fu superata dalla costruzione del grattacielo Chrysler a Manhattan – rimase l’edificio più alto del mondo (rimpiazzando l’obelisco di Washington, concluso pochi mesi prima).

Il nome di Torre Eiffel (Tour Eiffel, in francese) lo prese solo successivamente, da quello dell’ingegnere che ne aveva guidato la costruzione, Gustave Eiffel (il progetto non era suo, ma di un gruppo di ingegneri e architetti del suo studio): la grande struttura di ferro è appoggiata su quattro pilastri che formano una pianta quadrata – nel centro di Parigi davanti alla Senna sulla riva sinistra, dalla quale la torre si snellisce progressivamente a formare una sagoma piramidale molto allungata. Dal 1889 ha mantenuto e moltiplicato la sua principale funzione e attrattiva turistica, ma è usata anche come supporto per le antenne di trasmissione radiotelevisiva e osservatorio meteorologico.

Progetto e realizzazione
Per costruire la Torre Eiffel furono necessari 2 anni, 2 mesi e 5 giorni e i lavori procedettero velocemente grazie a circa 300 metalmeccanici impegnati nel progetto, che assemblarono oltre 18mila pezzi di ferro, tenuti insieme da 2,5 milioni di bulloni, sostituiti poi da rivetti. La realizzazione della Torre Eiffel fu un’impresa, soprattutto per i sistemi di costruzione dell’epoca: nonostante i metalmeccanici lavorassero in condizioni molto pericolose, spesso appesi su strutture che davano nel vuoto, un solo operaio morì durante la costruzione del monumento.

Il progetto della Torre Eiffel fu realizzato in origine da Maurice Koechlin ed Émile Nouguier, due ingegneri impiegati presso la Compagnie des Établissements Eiffel, di Gustave Eiffel, agiato imprenditore e ingegnere di Digione. Inizialmente il progetto non entusiasmò più di tanto Eiffel, ma incoraggiò comunque i suoi due progettisti a proseguire nello studio e a sviluppare meglio la loro idea. Con la collaborazione di Stephen Sauvestre, che lavorava nel reparto architetture della società, furono aggiunti abbellimenti di vario tipo, con linee meno spigolose e più aggraziate. I miglioramenti colpirono Eiffel che acquisì i diritti sul progetto per poi presentarlo nel 1885 all’Associazione degli ingegneri civili, illustrandone le principali caratteristiche.

Due anni dopo, grazie allo stanziamento di fondi cospicui per la realizzazione dell’Esposizione e a un bando che di fatto privilegiava già da subito l’idea di Eiffel, il progetto della Torre fu approvato con un contratto l’8 gennaio 1887. Gusrave Eiffel firmò coinvolgendosi personalmente nel progetto e ottenne 1,5 milioni di franchi per la costruzione, il cui costo fu stimato intorno ai 6,5 milioni di franchi: sarebbe rientrato dell’investimento grazie all’utilizzo commerciale della nuova costruzione durante l’Esposizione e nei 20 anni successivi di diritto di utilizzo della struttura. Eiffel organizzò un’azienda a parte per raccogliere denaro da altri investitori per riuscire a terminare in tempo la costruzione.

Proteste
Il progetto della Torre Eiffel fu duramente criticato da parte dell’ambiente culturale parigino: alcuni lo ritenevano irrealizzabile e pericoloso, altri ritenevano che la struttura fosse brutta e in contrasto con l’estetica delle architetture parigine dell’epoca. Nel febbraio del 1887 un gruppo di architetti, artisti e altri intellettuali francesi (tra i quali Guy de Maupassant e Jules Massenet), inviarono una petizione al ministro dell’Esposizione chiedendo che fosse abbandonato il progetto per “l’inutile e mostruosa Torre Eiffel”, che avrebbe portato “umiliazione” a tutti gli altri monumenti di Parigi. Eiffel rispose alle critiche paragonando la sua torre alle piramidi degli antichi egizi, ricordando che il suo progetto avrebbe portato alla costruzione della struttura più alta mai realizzata al mondo.

20 anni
Nel progetto iniziale, la Torre Eiffel doveva essere una struttura effimera, come molte altre realizzate per le Esposizioni: il contratto prevedeva che fosse demolita al massimo 20 anni dopo la sua realizzazione. Anche per questo motivo il progetto aveva tenuto conto delle esigenze di demolizione, come chiesto dal comune di Parigi. La struttura era però diventata molto conosciuta, i parigini si erano abituati alla sua presenza e grazie alla sua altezza dava un ottimo servizio come ripetitore per le comunicazioni radio. Sulla base di queste considerazioni, le autorità parigine decisero di mantenere in piedi la Torre Eiffel.