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  • Martedì 4 ottobre 2011

Gli errori dei giornali sulla sentenza Kercher

Ieri sera il Daily Mail ha frainteso le parole del giudice, pubblicando un articolo dettagliato e immaginario: e non è stato il solo

Ieri sera, mentre il giudice leggeva la sentenza di appello per l’omicidio di Meredith Kercher, il quotidiano britannico Daily Mail ha pubblicato in home page un lungo articolo intitolato: «Colpevole: Amanda Knox scioccata dal verdetto che respinge l’appello». Seguiva una dettagliata descrizione della disperazione della ragazza e della famiglia e una dichiarazione dei pubblici ministeri con tanto di virgolettato:

I pm sono soddisfatti del verdetto e hanno detto che «giustizia è stata fatta», anche se hanno aggiunto che «a livello umano è triste che due ventenni debbano spendere anni in carcere».

Il pezzo era evidentemente stato preparato prima della sentenza ed era finito in home page a causa di un equivoco durante la lettura del verdetto. Il giudice ha infatti esordito parlando di «revisione parziale della sentenza»: confermando la condanna per calunnia – che però è da considerarsi già scontata per il periodo già trascorso in carcere – e pronunciando soltanto dopo la sentenza di assoluzione per le accuse di omicidio, ordinando la scarcerazione immediata di entrambi gli imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Il Daily Mail ha quindi immediatamente pubblicato un articolo che aveva già confezionato in caso di condanna, per poi essere costretto a toglierlo qualche minuto dopo.

Anche Sky News è caduto nello stesso errore e durante la diretta televisiva ha titolato per qualche minuto “Amanda Knox loses appeal against conviction for murdering Meredith Kercher” (Amanda Knox perde in appello per l’omicidio di Meredith Kercher). Anche in questo caso il titolo è stato corretto pochi minuti dopo, ma gli screenshot avevano già iniziato a circolare in rete e ad alimentare il dibattito sull’ossessione giornalistica della velocità, che spinge molte testate a non verificare fino in fondo le notizie pur di arrivare per prime. Anche dopo la lettura della sentenza, su Twitter per diversi minuti sono continuati a circolare messaggi in inglese secondo cui Knox e Sollecito erano stati condannati per omicidio.