Indice delle cose notevoli #6

Una lista periodica delle cose degne di nota che di recente ho visto, letto, ascoltato, imparato o ritrovato. Le liste precedenti: 5, 4, 3, 2, e 1.

Vertigini

Alberi genealogici. Se cominciamo a pensare al nostro albero genealogico, i numeri finiscono per dare subito alla testa. Ognuno di noi ha due genitori, quattro nonni, otto bisnonni, sedici trisnonni, eccetera. Se andiamo indietro di dieci generazioni, troviamo circa mille nonni dei trisnonni dei nostri trisnonni. Mille persone viventi grossomodo nello stesso periodo che sono tutte storicamente essenziali per la nostra esistenza. Togline uno e noi non esistiamo. Se andiamo indietro di altre dieci generazioni, i nostri antenati in vita dovrebbero essere circa mezzo milione di persone, ma in realta’ sono probabilmente circa un terzo in meno, per via dei matrimoni tra cugini (un fenomeno che si chiama pedigree collapse).

E i nostri discendenti? Se hai o avrai dei figli e i tuoi figli avranno dei figli, è probabile che nel giro di tre secoli ci saranno diverse migliaia di essere umani la cui vita dipende, nella catena delle cause e degli effetti, proprio da te. [Tim Urban, Your Family: Past, Present, and Future]

Imparare

Scuole chiuse per il virus (del 1918). Questo paper studia gli effetti della chiusura delle scuole nel 1918, per via della pandemia dell’epoca, sul successo accademico e professionale degli adulti di 22 anni dopo, nel 1940. E non ne trova. Apparentemente, la chiusura delle scuole non ha avuto effetti statisticamente significativi su livello finale di istruzione, reddito, e ore lavorate degli studenti diventati adulti.

Fare confronti con la nostra pandemia di adesso, però, è rischioso. In particolare, l’influenza del 1918 fu particolarmente letale per i giovani e quindi anche nelle città in cui le scuole rimasero aperte, le assenze furono parecchie e quindi le differenze tra chiusura e non chiusura potrebbero essere state poco significative anche per questo motivo. [Ager et al., School Closures During the 1918 Flu Pandemic, Dec. 2020]

Cominciare da piccoli. Molti campioni dello sport e musicisti professionisti cominciano a praticare da piccoli. Tanti pensano che la spiegazione sia che da piccoli si è particolarmente recettivi a imparare cose difficili come sport e musica. Ma potrebbe anche essere che chi comincia da piccolo lo fa solo perché è predisposto geneticamente verso lo sport o la musica. Se un bambino mostra un talento naturale spiccato, è più probabile che lo si incoraggi a coltivarlo sin da subito.

Qual è la vera storia? È la pratica da piccoli che conduce al talento o il talento naturale che conduce a praticare sin da piccoli? Questo paper, studiando musicisti professionisti e gemelli, trova che la predisposizione familiare ha un ruolo causale importante. Mentre invece la pratica da piccoli, al netto dei fattori genetici, non conterebbe granché se non, in parte, per via della quantità di pratica totale. Cioè, se si comincia ad allenarsi da piccoli, si finisce per allenarsi un sacco. Non si tratterebbe dunque di una speciale finestra di apprendimento, ma di talento genetico e quantità di ore di lavoro. [Wesseldijk et al., Why Is an Early Start of Training Related to Musical Skills in Adulthood? A Genetically Informative Study, Dec. 2020]

Imparare dal vicino. Questo paper documenta empiricamente un legame causale tra la diversità del suolo e i legami sociali. L’ipotesi è che in zone in cui il suolo è molto eterogeneo i contadini hanno meno da imparare dai propri vicini, proprio perché la loro situazione (il loro suolo) presenta probabilmente caratteristiche diverse. Di conseguenza, zone con alta eterogeneità del suolo sviluppano nel tempo un più alto livello di individualismo e più deboli legami comunitari. [Itzchak Tzachi Raz, Learning is Caring: Soil Heterogeneity, Social Learningand the Formation of Close-knit Communities, Feb. 2021]

Figlie

Figlie e divorzi. Chi ha figlie femmine ha più probabilità di divorziare di chi ha figli maschi, ma solo quando le figlie hanno tra i 13 e i 18 anni. La spiegazione potrebbe essere nella diversità di vedute, tra un genitore e l’altro, e tra i genitori e la figlia, sui ruoli tradizionali di genere. Infatti, la differenza nella probabilità di divorzio tra genitori di figlie femmine e genitori di figli maschi è maggiore tra le coppie di immigrati (in cui le figlie crescono in un ambiente culturale diverso da quello in cui sono cresciuti i genitori), nelle coppie con padri più anziani e in quelli con padri meno istruiti. [Kabatek & Ribar, Daughters and Divorce, Dec. 2020]

Figlie e matematica. Le ragazze ottengono risultati peggiori dei ragazzi in matematica. Ma questo è vero, mostra questo paper, solo tra bianchi. Le ragazze nere sono invece più brave dei ragazzi neri in matematica. Qual è la spiegazione? Un’ipotesi è che le famiglie più svantaggiate non hanno le risorse per investire in istruzione, quindi i ragazzi neri non sviluppano tutto il loro potenziale. Un’ipotesi alternativa è che la differenza deriva da pregiudizi di genere, e le famiglie bianche hanno più risorse per seguire i propri pregiudizi e investire sui ragazzi a scapito delle ragazze. Questo paper trova la seconda ipotesi più convincente: nelle famiglie ricche che smettono di avere figli dopo un maschio (fatto interpretato come sintomo di un pregiudizio a favore dei maschi), il gap in matematica a sfavore delle ragazze è più largo. [Dossi, Figlio, Giuliano & Sapienza, The Family Origin of the Math Gender Gap is a White Affluent Phenomenon, Jan. 2021]

Controcorrente

Il casco in bici. Questo pezzo vince il premio “posizione anticonformista molto ben argomentata” che ho scovato questo mese:

I have made a careful and conscientious choice to not wear a helmet when I’m cycling in urban areas because I strongly believe that it will help improve the overall safety of cycling in the long run.

It’s an unintuitive position to take. … But if we start looking into the research, there’s a strong argument to be made that wearing a bike helmet may actually increase your risk of injury, and increase the risk of injury of all the cyclists around you.

[Howie Chong, Why It Makes Sense to Bike Without A Helmet]

Soldi

Sogni americani. Un addetto alle pulizie con la quarta elementare entra nell’ufficio dell’amministratore delegato con un’idea per un nuovo snack da produrre. Anni dopo è un dirigente milionario di PepsiCo. [Ankith Harathi su Twitter]

Short Squeeze. Se avete seguito le vicende di Gamestop, saprete forse che cosa è uno short squeeze. Questa è la storia del più spettacolare short squeeze di tutti i tempi

https://twitter.com/dollarsanddata/status/1354561079926550530

I soldi fanno la felicità.  Vari studi in passato hanno sostenuto che più soldi aumentano la felicità (come riportata soggettivamente da ciascuno) più o meno fino a un reddito di $75.000 l’anno, dopodiché l’effetto diventa insignificante. Forse non è così: questo paper trova che la curva continua a crescere con la stessa inclinazione ben oltre quella soglia. [Killingsworth, Experienced well-being rises with income, even above $75,000 per year, Jan. 2021]

#MeToo e Valore Azionario. Quanto costa a un’azienda uno scandalo per molestie sessuali? Circa l’1,5% del valore azionario, secondo questo paper. Molto di più se il CEO è direttamente coinvolto. L’effetto non sarebbe determinato tanto dal rischio di sanzioni legali, ma dalla reazione dell’opinione pubblica. [Borelli-Kjaer et al., #MeToo: Sexual Harrasment and Company Value, Apr. 2021]

Soldi in politica. Che effetti ha l’introduzione di limiti alle donazioni elettorale sull’ideologia dei politici eletti? Secondo questo studio empirico, restrizioni alle donazioni da parte dei PAC (comitati elettorali che spesso fanno donazioni per ottenere accesso privilegiato agli eletti) portano all’elezione di candidati più estremi, a destra e a sinistra. La spiegazione sarebbe che le donazioni fatte per ingraziarsi i politici sono spesso dirette a candidati più moderati, mentre le donazioni fatte da persone comuni, per motivi ideologici, sono più spesso dirette a candidati più lontani dal centro.  [Barber, Ideological Donors, Contribution Limits, and the Polarization of American Legislatures, Jan. 2016]

Edit 26/2: Sul primo punto sugli alberi genealogici, ho aggiunto una frase per spiegare che i matrimoni tra cugini creano “duplicati” tra gli antenati.

Roberto Tallarita

Studia cose tra diritto e economia, ma ha sempre il cruccio della filosofia. Ha vissuto in Sicilia, a Roma, a New York, a Milano; e ora a Cambridge, Massachusetts. Gli piacciono i libri, i paesaggi americani, e le discussioni sui massimi sistemi. Scrive cose che nessuno gli ha richiesto sin dalla più tenera età. Twitter: @r_tallarita