Una nuova Marrakesh

Marrakesh è una di quelle città che nella vita ci ritorni, come Parigi, Istanbul o Barcellona. Perché sono 3 ore di aereo (meno che andare in treno a Roma), perché fa caldo, perché costa relativamente poco, e perché ha un fascino enorme.
E come tutte le città in cui torni, finisci per conoscerle meglio, sentirti meno turista, e cercare cose un po’ diverse.
Il Marocco è un paese in piena trasformazione, l’attuale re, diventato re a 38 anni, ha attuato moltissime politiche di liberalizzazione del paese e di apertura. Ci trovi di tutto, in qualunque modo, e sotto più forme.
E la trasformazione (modernizzazione) è un segno netto, in un paese arabo: senti l’occidente che scalpita ovunque, e lo stridio che ne consegue, dentro il paese di una volta che ci convive. Ci sta tutto dentro, contraddicendolo, e in quella contraddizione ci sopravvive un fascino che altrove non trovi.
Io ci sono stato un po’ di giorni (anche per motivi lavorativi) e ho trovato un sacco di posti belli. Ci sono andato a vedere il Marocco nuovo, le cose belle, e ho trovato una Marrakesh moderna, vivace, piena di spunti, energie, e idee.

Ci ho trovato, per dire, un posto splendido. Un concept store di due stilisti (uno svizzero e uno belga) che hanno aperto il posto secondo me più bello di Marrakesh. Sotto un negozio di moda e design e sopra una terrazza meravigliosa. Interni e immagine splendidi: colori, materiali, accostamenti, dettagli.

https://www.instagram.com/p/B2qmYNMhAOj/

E a 200 metri, per dire, un negozio di vasi berberi del 600. Hanno forme stranissime (ok io ho un problema coi vasi, posso stare a guardarli ore), sorprendenti, non capisci nemmeno bene come e a cosa servissero all’epoca. Lì, fra quei monti dell’Atlante.

https://www.instagram.com/p/BrOH1wun9Km/

Ho incontrato le ceramiche di @bouchraboudoua, una delle tanti francesi che hanno aperto un’azienda in Marocco. Dentro uno degli alberghi più belli che abbia mai visto. Ovvero El Fenn.

https://www.instagram.com/p/Bzfcz69huER/

LRNCE
Sono andato a vedermi Laurence, che su instagram è famosissima come LRNCE.
Per chi non la conoscesse, Lawrence è una giovane belga trasferitasi 6 anni fa in Marocco. Ha cominciato a fare delle ceramiche e arredi molto mediterranei, ispirati (eufemismo) a Picasso e Mirò, e ha avuto un successo enorme. Sono tutte prodotte lì e sono una più bella dell’altra.
(parentesi: sul suo profilo si vede la sua casa ad Essaouira, ci siamo stati, è bellissima)

https://www.instagram.com/p/B05QkJCBx_0/

Ho conosciuto un ragazzo marocchino giovane, che vende cose molto carine, diverse dal solito. Deve essere uno che ha ereditato il negozio dal padre, e cerca con tutte le sue energie di ritrasformarlo (che bello no?).

https://www.instagram.com/p/Bo_aCssgNBL/

E di fianco c’era Chabi Chic. Il nome non c’entra nulla con quello che è. Il negozietto è piccolo, è un’azienda che fa cose molto belle e non care. (online potete comprarvi quello che vi va)

https://www.instagram.com/p/BzfQYrDC5L6/

Ho conosciuto una ragazza canadese con un piccolo negozio di vestiti, dolcissimo. Che a vederla, in mezzo alla Medina, bionda e nordica, ti veniva voglia di abbracciarla.

https://www.instagram.com/p/B0I_Um9gfgv/

Cafe Des Epices
Sono (siamo) andati tutte le mattine a berci il frullato in questo caffè nel centro della Medina. Nella piazzetta famosa. Un posto arredato con pochissimo, eppure splendido. (Ps. fa una omelette berbera spettacolare.)

https://www.instagram.com/p/B5SsDzhhVbF/

Siamo andati a cena al famosissimo Nomad, forse insieme a le Terrasse il ristorante più famoso della Medina. È arredato con molto gusto, e ha una delle terrazze più panoramiche, perché una delle più alte (terzo piano, che nella Medina vale grattacielo).

https://www.instagram.com/p/B5sgBu_gnn2/

E poi abbiamo scoperto che i 4 locali più belli della Medina (compreso le Jardin) sono dello stesso gruppo. Giovani marocchini pieni di idee, di gusto, di talento. Che stanno facendo cose belle in un posto pazzesco: gente che in pratica sta riqualificando una delle cose più difficili da riqualificare al mondo. Chapeau.

https://www.instagram.com/p/B5SspDzBwwZ/

Siamo andati a vedere la Famille. Forse il ristorante più bello di Marrakesh. Tipico posto da francese innamorata del Marocco. Elegantissimo, semplicissimo, raffinatissimo. Piccolo, fatto di piccoli splendidi dettagli… delizioso.

https://www.instagram.com/p/B3AawLpArJS/

Potrei continuare all’infinito. Mi fermo qui, sennò questo post non finisce più.
Ognuna di queste cose non ha più di 6 anni di vita. Potrei inserire mille cose, mille idee, spunti. Potrei parlare dei famosissimi Jardin Majorelle, che anche hanno aperto da non molto, e che 100 anni fa erano l’albore di tutto questo (ovvero il giovane pittore francese Jacques Majorelle che trasferendosi si inventa un giardino e una villa meravigliosa, comprata poi da Yves Saint Laurent).
Potrei fare la mappa dei cantieri. E immaginare come e quanto un posto unico al mondo come quella città, possa vedere sorgere cose.
Sono sicuro di tornarci, per tenere il termometro della faccenda.

Di certo ho imparato una cosa che, qui in questa Europa un po’ stanca e bolsa, è difficile incontrare: ovvero una città di un paese emergente, emergere. Ne ho visto le energie, la bellezza, e la dirompenza.
Eppure porto a casa anche come le trasformazioni possono essere forti, ma allo stesso tempo contemplare un tatto verso i luoghi: una cura, un amore.
E tenere insieme le cose: le persone, i gesti, l’economia, i colori.
Marrakesh era una capitale commerciale del mondo arabo. Una città nata di scambi e aperture. Ed è oggi evidentemente a pieno titolo una capitale dell’Europa.

Roberto Marone

È nato a Napoli nel lontanissimo 1983. Ha fatto il progettista e il giornalista. Ha fondato e dirige oTTo.