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<p>A distanza di ottant’anni dalla fine della Resistenza al Post cercheremo di raccontarla <em>per bene</em> con un podcast, dalle prime sparatorie in montagna ai cortei della Liberazione. L&#8217;ha scritto Luca Misculin e uscirà in tre stagioni, una per ogni anno di Resistenza. La prima stagione, incentrata sul 1943, uscirà venerdì 25 aprile. Troverete i suoi 5 episodi sull’app del Post e su tutte le piattaforme.</p>


Un trailer, aspettando il 25 aprile

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<div class="p-rich_text_section">Anche nella sua prima fase, la Resistenza non avviene soltanto in montagna: una delle città italiane occupate con maggiore durezza dai nazisti riesce a cacciarli dopo giorni di lotta, ben prima dell’arrivo degli Alleati.</div>
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5. La prima città a liberarsi da sola

<p>Nell’autunno del 1943 si formano bande un po’ ovunque, grandi e piccole: alcune hanno vita breve, altre iniziano a colpire con un certo successo nazisti e fascisti.</p>


4. In montagna a sparare

<p>Le prime bande di partigiani attingono da due categorie di persone molto diverse fra loro: gli storici attivisti antifascisti, e gli ex soldati e ufficiali dell’esercito italiano ormai disciolto. Collaborare non è semplice.</p>


3. Ufficiali (e) antifascisti

<p>I soldati nazisti occupano tutto il territorio italiano che ancora non è stato liberato dagli Alleati: sono settimane di piccole e grandi violenze, stupri, torture. Qualcuno, però, cerca di opporre una prima resistenza.</p>


2. Un paese occupato

<p>Nel 1943 l’Italia è un paese stanco: della fame, del regime, della guerra. Eppure, la nascita delle prime bande avviene soltanto in autunno, dopo una serie di sconvolgimenti.</p>


1. I giorni in cui iniziò tutto

Un podcast per raccontare, bene, la Resistenza. Di Luca Misculin

Una mattina