Un tacchino ripieno di football

Che Giorno del Ringraziamento sarebbe senza football?
Una delle grandi tradizioni americane – a tavola col tacchino – raddoppia aggiungendo al menù una gran bella dose di football NFL, da cinque anni a questa parte somministrata con 3-partite-3 offerte una in fila all’altra al pubblico americano (e oggi anche italiano: maratona NFL dalle 18.30 su ESPN America, canale 214 di SKY).

L’abbuffata è doppia, culinaria e sportiva. Si celebra la storia, in un senso e nell’altro. Perché al racconto storico tradizionale, l’America del football aggiunge quello delle gesta sportive dei propri eroi targati NFL, che dal 1920 scendono sul campo da football quando la gente comune si mette a tavola ringraziando il Signore.

Quel 25 novembre erano 6 le sfide in programma, e curiosamente 5 di queste si risolsero con una vittoria “a zero”, garantendo uno spettacolo forse non proprio di primissima qualità. Il 1934 segna l’esordio nelle sfide del Ringraziamento dei Detroit Lions: per loro quella di stasera contro i New England Patriots è la sfida n°71 accoppiata al tacchino. Se si eccettua l’interruzione durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-44) il quarto giovedì di novembre ha sempre visto i Lions in campo.

L’appuntamento è ormai un classico anche per un’altra squadra della NFL, i Dallas Cowboys, non a caso soprannominati “the America’s Team”. Con quella di oggi contro i New Orleans Saints campioni in carica fanno 43 apparizioni al Ringraziamento (a riposo solo nel 1975 e nel 1977). Ricordare i primi padri pellegrini giocando evidentemente porta bene ai Cowboys, che delle 42 sfide ne hanno vinte 27, tra cui le ultime 4. Dei tre appuntamenti odierni (il terzo è New York Jets-Cincinnati Bengals), oltre il 60% del pubblico americano ha già dichiarato di non volersi perdere soprattutto la sfida di Dallas ai campioni. Chissà se anche per il concerto di Keith Urban, re del country che si esibirà durante l’intervallo, in una sfida a distanza con Kid Rock, impegnato invece sul palco di casa a Detroit.

Mauro Bevacqua

Nato a Milano, nel 1973, fa il giornalista, dirige il mensile Rivista Ufficiale NBA e guarda con interesse al mondo (sportivo, americano, ma non solo).