Il lavoro del PD sul lavoro

Non sono andato al corteo della Fiom. Non ci sono andato per un paio di ragioni: una di metodo, l’altra più schiettamente legata al merito politico della manifestazione.

La prima ragione è che penso che un partito politico non debba andare a un corteo sindacale e che in genere non debba provare a “mettere il cappello” su chi legittimamente interpreta e difende gli interessi di una singola categoria. Sovrapporsi a un interesse particolare non fa bene né al partito né agli interessi rappresentati: il partito in qualche modo si declassa a portatore di interessi particolari abdicando a tenere insieme le complessità che una visione più generale fatalmente comporta, chi difende quegli interessi corre invece il rischio di essere etichettato politicamente e in quanto tale diventa meno efficace. Il messaggio che passa è che stia in realtà conducendo una battaglia politica e che il lavoro di tutela sia solo strumentale all’affermazione di una determinata visione politica, magari stabilita dall’esterno.

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Ivan Scalfarotto

Deputato di Italia Viva e sottosegretario agli Esteri. È stato sottosegretario alle riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento e successivamente al commercio internazionale. Ha fondato Parks, associazione tra imprese per il Diversity Management.