Max Verstappen sembra a suo agio fra le stradine di Montecarlo

Max Verstappen sembra a suo agio fra le stradine di Montecarlo

Domenica pomeriggio la Formula 1 correrà nel Principato di Monaco il sesto Gran Premio della stagione. Il GP di Monaco è probabilmente la corsa più prestigiosa della Formula 1 e una delle più importanti nel mondo delle corse automobilistiche. Dai ieri i piloti stanno effettuando le prove, mentre domani ci saranno le qualifiche. Il circuito cittadino del Principato è il posto adatto per rendersi conto veramente delle abilità di guida dei piloti. Uno dei più talentuosi è sicuramente il 19enne della Red Bull Max Verstappen, come si può vedere nel video qui sotto in cui sfiora il guard rail mentre affronta una curva a velocità elevata, senza preoccuparsi troppo di guardare se tocca o meno, ma concentrandosi sulla strada che ha davanti.

Qualcuno suoni “Bello e impossibile” a Luca Toni per festeggiare i suoi quarant’anni

Qualcuno suoni "Bello e impossibile" a Luca Toni per festeggiare i suoi quarant'anni

Oggi è il quarantesimo compleanno di Luca Toni, ora dirigente dell’Hellas Verona ma più famoso come uno dei più grandi centravanti italiani degli ultimi decenni. Dopo una carriera iniziata fra squadre di provincia Toni iniziò a far parlare di sé fra il 2003 e il 2005, quando con il Palermo segnò 50 gol in 80 partite e aiutò la squadra a raggiungere la promozione in Serie A, per poi essere acquistato dalla Fiorentina, dove segnò ancora di più: 47 gol in due stagioni, dal 2005 al 2007, vincendo anche una Scarpa d’oro come miglior marcatore europeo. Poi passò in Germania, al Bayern Monaco. Anche lì vinse la classifica dei miglior marcatori della Bundesliga e con i suoi 38 gol in 60 presenze divenne uno dei giocatori più apprezzati dalla tifoseria del Bayern, anche per via del suo noto modo di esultare portandosi la mano all’orecchio. All’Allianz Arena – lo stadio del Bayern – erano soliti festeggiare i suoi gol facendo risuonare “Bello e impossibile” di Gianna Nannini in tutto lo stadio, cantata a gran voce dagli spettatori.

Macron ha resistito alla stretta di mano di Trump

Macron ha resistito alla stretta di mano di Trump

Donald Trump è famoso anche per le sue strette di mano: quelle che non ha dato – ad Angela Merkel, appena diventato presidente – ma anche quelle che ha dato, con molta forza e dei modi bruschi (vi ricordate la faccia di Shinzo Abe dopo quella famosa stretta di mano?). La sensazione, da fuori, è che Trump usi la stretta di mano per mostrare “chi comanda”, stringendo molto la mano dell’altra persona, guardandola negli occhi, tirandola a se con dei movimenti del braccio. Ieri però, il nuovo presidente francese Emmanuel Macron sembra essere riuscito a invertire le parti. Dopo il loro incontro a Parigi, davanti a tutti i fotografi, i due si sono stretti la mano con grande energia, guardandosi dritto negli occhi per alcuni secondi, con le mascelle serrate e le nocche che diventavano bianche per la pressione della stretta: poi a un certo punto Trump ha mollato la presa, rimanendo con la mano moscia nella stretta di Macron, che poi lo ha lasciato andare. Se guardate con attenzione il video potete notare come il colore della pelle di Trump passi dal bianco al roseo in pochi istanti dopo la stretta di mano, per il venir meno della pressione.

C’è poi però stato un secondo round nella “sfida” della stretta di mano tra Macron e Trump: è avvenuto a Bruxelles davanti agli altri leader dei paesi della NATO. In questo caso non si può negare che abbia vinto Trump.

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