Il vulcano Popocatépetl è a 70 chilometri da Città del Messico ed è alto più di 5mila metri. Il suo nome in lingua nahuatl (azteca) significa letteralmente “montagna che emette vapore”. Il 9 gennaio sul Popocatépetl c’è stata una nuova eruzione: nessuno si è fatto male ma le immagini, registrate con la tecnica del time-lapse, sono notevoli.
Nella prima semifinale della Supercoppa spagnola il Real Madrid ha battuto 3-1 il Valencia qualificandosi alla finale, che giocherà contro la vincente di Barcellona-Atletico Madrid. Al King Abdullah Sports City di Gedda, in Arabia Saudita, il Real Madrid è andato in vantaggio dopo un quarto d’ora grazie all’astuzia del suo centrocampista tedesco Toni Kroos, che su calcio d’angolo ha approfittato del fatto che il portiere avversario fosse distratto per battere rapidamente e calciare a giro verso la porta. Da quest’anno la Supercoppa spagnola non è più una partita secca, ma un torneo quadrangolare giocato dalle vincitrici di campionato e coppa nazionale, dalla seconda classificata e dalla finalista perdente di Coppa del Re.
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Kroos tricky “Olympic goal” Vs Valencia pic.twitter.com/5Ikv1q5v8X
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Nessun cittadino statunitense con meno di 20 anni ha vissuto un solo giorno in cui il suo paese è stato completamente in pace e chi ha meno di 40 anni, cioè circa la metà degli abitanti del paese, ha vissuto durante un conflitto il 50 per cento della sua vita. Questi dati sono stati raccolti e riassunti in un grafico in un articolo sugli impegni militari degli Stati Uniti pubblicato dal Washington Post.
Here's the percentage of your life that the U.S. has been at war. https://t.co/SoIaFmt35K pic.twitter.com/yXBOiw2CeQ
— Philip Bump (@pbump) January 9, 2020
Secondo i dati elaborati dal quotidiano (che considera “conflitti” soltanto gli impegni militari di proporzioni maggiori, come la guerra del Vietnam e l’invasione dell’Iraq) visto che l’americano più anziano è nato nel 1905 (si tratta di Hester Ford di Charlotte, nel South Carolina), nessun americano ha trascorso più di un quarto della sua vita in pace e la stragrande maggioranza ne ha passato in guerra più di un terzo.
Queste percentuali così alte mano a mano che ci si avvicina al presente, nota il quotidiano, si devono soprattutto al coinvolgimento nel conflitto in Afghanistan, il più lungo della storia americana, iniziato nel 2001 e non ancora terminato. L’anno scorso, ad esempio, hanno raggiunto l’età per combattere nel paese ragazzi americani che non erano ancora nati al momento dell’inizio della guerra. L’Afganistan è comunque un caso ancora più eccezionale: per aver visto almeno un giorno di pace nella sua vita, una afgano deve avere più di 40 anni.
– Leggi anche: L’invasione sovietica dell’Afghanistan