Gli avvertimenti del Liverpool ai suoi tifosi in trasferta a Napoli

Gli avvertimenti del Liverpool ai suoi tifosi in trasferta a Napoli

Le squadre di calcio inglesi, in particolare il Liverpool, hanno del personale dedicato all’assistenza dei tifosi nei viaggi all’estero, dato che quest’ultimi sono soliti muoversi in massa, famiglie comprese. Martedì l’account Twitter dell’assistenza ai tifosi del Liverpool ha pubblicato degli avvertimenti ai tifosi in trasferta a Napoli in cui si legge: «I tifosi non dovrebbero radunarsi nelle aree pubbliche e dovrebbero evitare di isolarsi in aree lontane dall’area portuale. Vi consigliamo vivamente di evitare il centro città. Se avete scelto di visitarlo, tenete conto che potreste essere scippati, rapinati o aggrediti».

Non è la prima volta che il Liverpool o altre squadre inglesi pubblicano avvertimenti di questo genere per trasferte ritenute a rischio, anche in Italia: in passato era successo con i tifosi del Manchester United a Roma, per esempio. Questa volta però gli avvertimenti sono stati ritenuti eccessivi anche da giornalisti e tifosi inglesi, come ha fatto notare Henry Bell, giornalista sportivo in città a seguito del Liverpool.

Nella conferenza stampa di martedì, inoltre, un giornalista italiano ha chiesto a Jürgen Klopp, l’allenatore del Liverpool, se Napoli fosse una città pericolosa. Alla traduzione della domanda, Klopp ha cambiato subito espressione e ha risposto abbastanza irritato: «È una domanda imbarazzante. Vuoi solo fare titoli di giornale. Tu credi che Napoli sia una città pericolosa? Io non lo so, non vivo qui, e ora tu mi chiedi che cosa penso di Napoli. Sai esattamente di che parliamo: se gruppi di tifosi si incontrano, può succedere qualcosa».

Questa intelligenza artificiale disegna che cosa c’è oltre i margini dei quadri, e non solo

Questa intelligenza artificiale disegna che cosa c'è oltre i margini dei quadri, e non solo

DALL-E, il sistema di intelligenza artificiale (AI) tra i più conosciuti per far disegnare una AI partendo da istruzioni testuali, ha da poco ricevuto un aggiornamento che ha migliorato sensibilmente la capacità di espandere le immagini oltre i loro contorni, aggiungendo nuovi dettagli (“outpainting”). Il sistema è piuttosto accurato, come si vede in questa immagine derivata dal famoso dipinto “Ragazza col turbante” (conosciuta anche come “Ragazza con l’orecchino di perla”) del pittore olandese Jan Vermeer: DALL-E non solo ha immaginato che cosa potesse esserci oltre i confini del quadro, ma ha anche mantenuto lo stesso stile pittorico e le stesse tonalità di colori.

(OpenAI)

Come si vede in questo video, il processo è automatico, ma richiede comunque a chi utilizza il sistema di procedere per gradi, espandendo via via l’immagine e in alcuni casi rifiutando le proposte dell’AI, in attesa che ne generi di più convincenti.

DALL-E non è l’unica AI per disegnare partendo da indicazioni testuali ad avere questa capacità, ma grazie al nuovo aggiornamento è diventata tra le più semplici da utilizzare per ottenere questo scopo, come mostrano i numerosi esperimenti pubblicati negli ultimi giorni online.

 

Il video del consigliere leghista che invita a votare la Lega per «non vedere mai più» una donna che chiedeva l’elemosina

Il video del consigliere leghista che invita a votare la Lega per «non vedere mai più» una donna che chiedeva l'elemosina

Domenica un consigliere del quartiere 3 della Lega a Firenze, Alessio Di Giulio, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un breve video in cui inquadra una donna apparentemente di etnia rom e invita a votare per la Lega alle imminenti elezioni politiche del 25 settembre per «non vederla mai più» per le strade di Firenze. Nei primi secondi del video la donna sorride, poi cambia espressione e dice a Di Giulio: «non dire così, io non ho paura». Il video non è più disponibile sulla pagina Facebook di Di Giulio.

In un post successivo alla pubblicazione del video, Di Giulio ne aveva rivendicato la pubblicazione spiegando che «la signora in questione ci ha seguito da piazza Signoria a metà via Calzaiuoli chiedendoci soldi in maniera insistente».

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