Sprite ha diffuso una pubblicità piuttosto divertente con LeBron James, uno dei più forti giocatori di basket al mondo, e con il rapper Lil Yachty. James dice di non voler dire di «bere Sprite» a chi lo guarda, «neanche se fossi in una pubblicità di Sprite, cosa in cui sono», «neanche se avete appena mangiato dei tacos con salsa extra piccante, e state tenendo in mano una Sprite ghiacciata, e per qualche ragione state aspettando che io vi dica di berla, vi direi di bere quella Sprite dissetante». «Vi chiederei invece: volete una Sprite?», dice alla fine.
La rivista americana Time ha dedicato una nuova copertina al controverso candidato dei Repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump. Time ha preso spunto da un’altra recente copertina che gli ha dedicato questa estate: ha ripreso lo stesso soggetto – una faccia stilizzata di Trump con la scritta meltdown, “tracollo” – e l’ha messa in orizzontale, scrivendo total meltdown. L’articolo di copertina è stato scritto dai giornalisti Alex Altman e Philip Elliot e parla dei noti problemi della sua campagna elettorale. Meltdown è una delle parola più usate per descrivere cosa sta succedendo alla campagna di Trump, che ha praticamente deciso di sabotarla andando contro il partito che lo sostiene – anche economicamente – in tutto il paese, e annunciando di voler comportarsi in maniera ancora più aggressiva.
Left: TIME's cover Aug. 22.
Right: TIME's cover Oct. 24. pic.twitter.com/JFuqBHk05a
— Joe Perticone (@JoePerticone) October 13, 2016
Skyler Johnson, appassionato dei libri di J.K. Rowling, ha realizzato un grafico interattivo con il programma Tableau che elenca tutti gli incantesimi pronunciati dai personaggi nei sette romanzi della serie di Harry Potter. Quello che compare più di frequente è “Accio”, che serve ad attrarre un qualsiasi oggetto da una certa distanza e che Rowling non ha mai usato prima di Harry Potter e il calice di fuoco, il quarto libro della serie. Anche “Avada Kedavra”, il più potente e malvagio degli incantesimi, compare per la prima volta nel quarto libro ed è il sesto incantesimo più citato della serie. Alcuni incantesimi compaiono una sola volta: tra questi “Waddiwasi”, che serve per scollare delle cose attaccate, “Serpensortia”, che evoca dei serpenti, e “Rictusempra”, che invece fa il solletico al proprio rivale.
Nel grafico, che si può ordinare in base all’ordine di apparizione degli incantesimi nei libri oppure secondo il numero di volte in cui vengono citati, i titoli dei singoli libri sono indicati con delle sigle legate al nome in inglese: Harry Potter e la pietra filosofale ad esempio è indicato come “SS”, da Harry Potter and the Sorcerer’s Stone, mentre Harry Potter e i doni della morte, il settimo libro, è indicato con “DH”, da Harry Potter and the Deathly Hallows. È interessante osservare come il numero di incantesimi citati cresce da un libro all’altro: solo quattro nel primo libro (“Petrificus Totatlus”, “Alohomora”, “Wingardium Leviosa” e “Locomotor Mortis” ), 46 nel settimo.
(Il grafico interattivo si può consultare su Tableau)