Il discorso di Bob Dylan per il Nobel, infine

Il discorso di Bob Dylan per il Nobel, infine

Quasi otto mesi dopo l’annuncio della sua vittoria del premio Nobel per la Letteratura, il cantautore americano Bob Dylan ha consegnato all’Accademia svedese – l’organizzazione che assegna il premio – il suo discorso, l’unica cosa richiesta a chi vince il premio. Dylan aveva attirato le attenzioni di mezzo mondo perché aveva evitato per settimane di rispondere all’Accademia svedese, che lo voleva contattare per consegnargli il premio, che consiste in una medaglia, un attestato e oltre 800mila euro. Dylan per un po’ non aveva neanche commentato il premio: poi ne aveva parlato in alcune interviste, e aveva fatto sapere che non sarebbe andato a ritirarlo di persona. Il discorso di Dylan, che è stato diffuso su YouTube, è lungo 27 minuti, nei quali lo stesso Dylan riflette sul legame tra le sue canzoni e la letteratura. Parla tra le altre cose dei grandi romanzi e opere che l’hanno ispirato, da Moby Dick all’Odissea, e dei cantautori da cui è stato influenzato, tra cui Buddy Holly. All’annosa e trita domanda se le canzoni possano essere letteratura, Dylan dà una risposta vaga, ma consiglia a tutti di ascoltare i suoi testi nel modo in cui sono stati pensati: insieme alla musica.

Questa intelligenza artificiale trasforma i vostri disegni in incubi

Questa intelligenza artificiale trasforma i vostri disegni in incubi

Pix2Pix è un sistema di intelligenza artificiale per disegnare ritratti, partendo da un semplice disegno di una faccia o uno scarabocchio. È basato su una rete neurale artificiale, un modello matematico composto da una serie di neuroni artificiali e il cui funzionamento è ispirato (in parte) a come funziona il cervello.

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Nel riquadro INPUT si disegna una faccia, poi con il tasto “Process” si attiva l’intelligenza artificiale che, basandosi sulle linee disegnate dall’utente, prova a completare il disegno trasformandolo in una specie di ritratto simile a quelli con i colori a olio. I risultati dipendono molto dalla precisione del disegno iniziale e sono talvolta piuttosto inquietanti.

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Lo strumento è una dimostrazione delle capacità delle intelligenze artificiali nell’apprendere e migliorare sulla base delle informazioni che raccolgono ed elaborano nel tempo.

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Banksy aveva un piano per far perdere Theresa May, ma non era proprio legale

Banksy aveva un piano per far perdere Theresa May, ma non era proprio legale

Il famoso artista Banksy ha dovuto ritrattare la sua offerta di regalare una stampa di un suo nuovo lavoro a chiunque avesse votato contro il partito Conservatore alle prossime elezioni britanniche, dopo che la Commissione Elettorale britannica gli aveva fatto presente che non era proprio una cosa legale, e che avrebbe invalidato l’esito delle elezioni. Qualche giorno fa Banksy, autore famoso in tutto il mondo ma di cui nessuno conosce la vera identità, aveva scritto su Instagram dicendo che avrebbe regalato la stampa di una sua opera agli elettori di alcuni collegi se gli avessero mandato una foto della scheda elettorale a dimostrazione di aver votato contro il partito Conservatore della prima ministra Theresa May.

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Questa mattina, tuttavia, con un nuovo messaggio Banksy ha detto di aver ritirato la sua offerta, dopo essere stato messo in guardia dalla Commissione Elettorale.

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Nel Regno Unito si voterà giovedì 8 giugno e i Conservatori sono avanti nei sondaggi.

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