In MotoGP un pilota si è messo a festeggiare il secondo posto, ma la gara non era ancora finita

In MotoGP un pilota si è messo a festeggiare il secondo posto, ma la gara non era ancora finita

Domenica, durante il penultimo giro del Gran Premio di Catalogna di MotoGP, il pilota spagnolo dell’Aprilia Aleix Espargaró ha superato il traguardo convinto che la gara fosse finita. Ha quindi mollato l’acceleratore e si è messo a salutare il pubblico, peraltro nel suo circuito di casa. Dopo alcune curve, però, si è accorto che gli altri piloti continuavano a correre e si è reso conto dell’errore, ma troppo tardi. Espargaró era secondo e invece ha terminato la gara al quinto posto. Dato che è in lotta per la vittoria del Motomondiale, con questo errore si è allontanato ulteriormente da Fabio Quartararo, pilota della Yamaha che ha vinto il Gran Premio di Catalogna ed è in testa alla classifica generale.

Al vero termine della gara, Espargaró è sembrato piuttosto disperato, così come increduli sono sembrati i suoi meccanici ai box. L’Aprilia non ha ancora voluto chiarire come sia stato possibile un errore del genere, mentre Espargaró è rimasto per un po’ nel suo angolo dei box, poi ha preso moglie e figli e se ne è andato via senza dire nulla. Nel pomeriggio ha infine spiegato che l’errore è stato solamente suo: al terzultimo giro non è riuscito a guardare il cartellone che la squadra aveva esposto lungo il rettilineo del traguardo e ha confuso i segnali sulla torre di cronometraggio.

Il video della regina Elisabetta II con l’orsetto Paddington, per celebrare i 70 anni di regno

Il video della regina Elisabetta II con l'orsetto Paddington, per celebrare i 70 anni di regno

In questi giorni nel Regno Unito sono in corso le celebrazioni del Platinum Jubilee (il giubileo di platino), la serie di eventi con cui si festeggiano i 70 anni di regno della regina Elisabetta II. Nell’ambito di questi festeggiamenti è stato diffuso un video che mostra una breve interazione fra la regina e l’orsetto Paddington, personaggio di storie per bambini famosissimo nel Regno Unito ma noto in tutto il mondo per due recenti film di animazione. La regina si era già prestata a recitare in un video buffo in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012, quando era apparsa insieme all’attore Daniel Craig in una specie di cortometraggio a tema James Bond.

Il sorprendente esordio in Nazionale di Wilfried Gnonto

Il sorprendente esordio in Nazionale di Wilfried Gnonto

Tra i sei esordienti che Roberto Mancini ha mandato in campo nella partita di Nations League tra Italia e Germania, uno in particolare ha sorpreso per l’impatto avuto nella serata. Il diciottenne Wilfried Gnonto, che gioca con lo Zurigo e prima di sabato sera non era mai andato oltre l’Italia Under 19, è entrato a una ventina di minuti dal termine al posto di Matteo Politano e poco dopo ha servito l’assist per il gol di Lorenzo Pellegrini.

Nel corso della partita Gnonto, che ha giocato come esterno destro, ma che può ricoprire diversi ruoli in attacco, si è misurato soprattutto con il suo marcatore, il terzino del Paris Saint-Germain Thilo Kehrer, mettendolo più volte in difficoltà con la sua esplosività fisica. Come ha spiegato poi nelle interviste, ha approfittato dell’ammonizione di Kehrer per puntarlo più spesso, come in occasione dell’azione che ha portato al gol.

In generale, per essere un diciottenne che gioca in un campionato minore, per giunta alla prima presenza in Nazionale, Gnonto ha sorpreso per la maturità mostrata in campo, giocando con intelligenza in entrambe le fasi, e a fine partita anche per la calma con cui si è presentato davanti alle telecamere, a cui ha raccontato di essere molto attaccato alla famiglia e di aver fatto il liceo classico. Gnonto ha anche rivendicato la scelta di lasciare il calcio italiano per andare in un campionato più disponibile a far giocare i giovani.

Gnonto è nato a Verbania da genitori ivoriani e calcisticamente è cresciuto nelle giovanili dell’Inter, in cui ha giocato per otto anni. Nel 2020 l’Inter gli offrì il suo primo contratto professionistico, ma Gnonto scelse lo Zurigo per le migliori condizioni offerte, a partire da una presenza stabile in prima squadra. E infatti a Zurigo, dopo la prima stagione di ambientamento, Gnonto è diventato titolare e nell’ultima annata è arrivato a segnare dieci gol e fornire diversi assist. In Svizzera i tifosi gli hanno già dedicato una canzoncina.

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