Si è rotta la quercia di “Le ali della libertà”

Si è rotta la quercia di "Le ali della libertà"

Le ali della libertà  – il film del 1994 con Tim Robbins (Andy Dufrense) e Morgan Freeman (Red) – è famoso per molte cose: per la bellissima trama; per l’ottima regia; per il tunnel scavato col cucchiaio e per certe sue frasi («Andy Dufresne, che attraversò un fiume di merda e ne uscì fuori pulito e profumato»). Il film è famoso anche per la quercia sotto cui Andy dice a Red di andare, se mai dovesse uscire di prigione, per trovare una cosa che ha seppellito vicino. Quella quercia esisteva davvero ed era a Lucas, in Ohio. Ora esiste molto di meno: venerdì 22 luglio la quercia si è spezzata a causa dei forti venti.

Il New York Times ha scritto che la quercia – che nel libro viene descritta come qualcosa che sembra uscito da una poesia di Robert Frost – era visitata ogni anno da migliaia di persone. Non si sa cosa decideranno di farne i proprietari del terreno in cui si trovava. È probabile che non faranno niente, perché in tutti questi anni non hanno mai lasciato che le persone si avvicinassero alla quercia: le foto si potevano fare solo dalla vicina strada.

Cosa succede a Medellin quando segna l’Atletico Nacional

Cosa succede a Medellin quando segna l'Atletico Nacional

Lo scorso 20 luglio l’Atletico Nacional, squadra di calcio di Medellin, ha giocato l’andata della finale della Coppa Libertadores, l’equivalente della Champions League per il Sud America, contro l’Independiente del Valle, squadra ecuadoregna. La partita si è giocata in Ecuador e l’Atletico Nacional è andato in vantaggio nel primo tempo, poi l’Independiente del Valle ha pareggiato e la partita è finita 1 a 1. Il fotografo colombiano Hamilton Suarez Betancur ha ripreso dalla cima di una delle zone montuose che circondano Medellin il rumore in città dopo il gol del vantaggio dell’Atletico Nacional, che è un po’ simile a quello che si sente a Napoli quando al San Paolo si gioca la Champions League.

Una villa di lusso nascosta in un fienile

Una villa di lusso nascosta in un fienile

Nel Derbyshire, una contea dell’Inghilterra centrale, un uomo di 61 anni di nome Alan Yeomans è stato arrestato per riciclaggio di denaro, per aver detto il falso nella propria dichiarazione dei redditi e per aver coltivato cannabis illegalmente, peraltro rubando energia alla rete elettrica. Yeomans gestiva segretamente tre società, la Shearstud, la Easy Tools e la B Clarke Ltd; attraverso la B Clarke Ltd ha riciclato 2,2 milioni di sterline, equivalenti a 2,6 milioni di euro, nell’ultimo anno. Il denaro proveniva dalla vendita di marijuana. Dopo aver dichiarato bancarotta, Yeomans ha detto di possedere pochissime cose e di vivere in un capanno: la polizia poi ha scoperto che invece abitava nello Shedley Manor, un fienile trasformato in una villa con sei camere da letto piena di oggetti di antiquariato e opere d’arte per un valore di oltre 83mila sterline, circa 99mila euro. Da una delle stanze si accede a una stanza segreta attraverso una porta nascosta dietro un quadro: nella stanza Yeomans aveva la sua coltivazione di marijuana, per cui usava energia elettrica rubata. Yeomans è stato condannato a sei anni e mezzo di prigione. Tra i suoi reati c’è anche possesso illegale di bombole di gas lacrimogeno.

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