Primum: primarie

Roma, 32 gennaio 2017 – Cresce il caos dopo la decisione del Pdl di aprire le primarie alla società civile: dopo cinque anni di televoto resta ancora complicato distinguere tra candidati genuini e di chiaro disturbo. L’ascesa di Barbara Berlusconi è infatti accompagnata alle sospette candidature di Marina Berlusconi, Aviazione Berlusconi, Esercito Berlusconi e soprattutto Silvia Berlusconi, una pensionata keniota già portinaia di Malindi Due, neo complesso di bungalow-bungalow.

Non semplifica la partecipazione di Daniela Santanché, Daniela Tansanché, Daniela Garnero e Alessandro Sallusti, che dal 2013 non vuole saperne di lasciare il carcere e compie incessanti diffamazioni in sala mensa.
Non meno equivoche le proposte di chi, in opposizione ad Angelino Alfano, preferirebbe un giovane: tra questi, coi loro slogan accattivanti, la siciliana Sonia Alfano («Un futuro per tutti: l’ergastolo») e il pugliese Al Bano («Felicità») oltre a Giorgia Meloni e Laura Cocomeri, già care al Cavaliere. Resta quest’ultimo, del resto, a dettare le regole per le primarie: cui seguiranno, entro il 2019, le secondarie, da aprire ai candidati del terziario. Entro il quaternario, infine, il vincitore (slogan: «Per un vecchio miracolo italiano») il quale potrà sfidare il trionfatore delle primarie del Pd, Roberto Benigni, e dunque giocarsela con Grillo nella competizione democratica da lui prediletta: il nuoto. Nessun dubbio secondo i bookmaker: vincerà Monti.

(Pubblicato su Libero)

Filippo Facci

Giornalista e scrittore, lavora a Libero, ha collaborato con il Foglio, il Riformista e Grazia. È autore di Di Pietro, La storia vera