L’Europa dovrebbe smetterla di piagnucolare

Avrete forse sentito di questo nuovo “attacco senza precedenti” degli Stati Uniti all’Europa, a partire da un documento governativo che ripete cose che gli americani e soprattutto Donald Trump sostengono da anni. Abbiamo anche osservato la reazione europea a questo documento, simile a quelle che vediamo quando veniamo esclusi dai negoziati sull’Ucraina e su Gaza: battere i pugni sul tavolo, dirsi offesi e scandalizzati, lamentarsi con risentimento o petulanza, come se il coinvolgimento fosse un diritto acquisito. Ma il coinvolgimento non è mai dovuto: arriva quando si è forti, utili, necessari. E i capi di stato e di governo europei mostrano una certa ipocrisia, quando si lamentano, compresi quelli italiani: hanno indebolito l’Europa e attuato l’agenda Trump ben prima che arrivasse Trump.
Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c’è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare.
Abbonati al
Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.