Metti il Green Pass nel wallet di iPhone (o su Stocard)

Avete presente il Green Pass, cioè la certificazione verde del Covid-19? Serve ad entrare in sempre più posti e per spostarsi in Europa ed è nativamente in formato digitale stampabile. Questo vuol dire che quello che è importante è il QR Code, non tanto il contesto dove questo si trova: la piattaforma del ministero della Salute genera il QR Code che contiene tutte le informazioni per verificarne la autenticità e la validità. Solo che su telefonino si può vedere solo dalle app della pubblica amministrazione predisposte (IO e Immuni) oppure dal rullino delle foto, dove la schermata con il QR Code può essere salvata.

Su iPhone, tuttavia, esistono almeno altre due alternative (e mezza).

Mettere il Green Pass nel Wallet

La prima, e di gran lunga la mia preferita, è il Wallet di iPhone, che permette di raccogliere documenti molto diversi: carte di credito e bancomat, carte di fedeltà, biglietti di treni e di aerei. Negli Usa sarà possibile inserire anche la patente e a me piacerebbe che da noi fosse possibile aggiungere patente, tessera sanitaria, carta di identità e abbonamenti ai trasporti pubblici: sarebbe perfetto per lasciare tutte le carte a casa.

Non ricordo se IO o Immuni promettevano un tempo che sarebbe stato possibile salvare il Green Pass nel Wallet di Apple ma a quanto pare l’opzione non sta arrivando. In compenso uno sviluppatore europeo ha messo su Github il codice aperto del suo sistema per creare una card che si aggiunge al Wallet e che viene elaborata localmente nel browser (non viene passata alcuna informazione al sito dello sviluppatore).

Per creare la card occorre avere uno screenshot o una copia nel rullino del QR Code di IO o di Immuni o, teoricamente, anche del semplice codice fotografato dal certificato cartaceo. Bisogna collegarsi dal proprio iPhone su cui si vuole installare la card nel Wallet a questo sito, scegliere cosa fare (fotografare un QR Code stampato oppure selezionare una immagine del file), selezionare il colore della card stessa tra quelli disponibili (bianco, nero, grigio, verde, indaco, blu, viola, verde acqua), accettare la politica sulla riservatezza (la privacy che dice le cose giuste: il dato è solo sul tuo dispositivo, il servizio è open source ed è ospitato in Germania, cioè nella UE) e poi tappare su “Aggiungi a Wallet”.

A questo punto compare la card e bisogna tappare su “Aggiungi” in alto a destra di nuovo per salvarla effettivamente nel Wallet. Attenzione, se avete due QR Code (come nel mio caso, che ho fatto l’eterologa) ripetete la stessa operazione per entrambi i QR Code: vengono distinti nel Wallet con 1/2 e 2/2 più l’indicazione di quale vaccino è stato usato la prima e la seconda volta e saranno anche uno accanto all’altro (per vederli va selezionato quello che si vede in verticale e poi ci si sposta con uno swipe destra-sinistra per passare dall’uno all’altro).

Il vantaggio di averlo nel Wallet per me che uso l’Apple Watch è anche nel fatto che potete mostrarlo dal wallet dell’orologio, perché i due sono sincronizzati.

L’alternativa Stocard

Se non vi piace il Wallet, o se usate Android, ci sono alcune alternative. A me piace questa: da parecchi anni uso come contenitore delle mie carte fedeltà (supermercato, libreria, alcuni frequent flyer, varie altre cose) l’app Stocard sempre per iOS che però è disponibile anche per Android. In questo caso si può aggiungere il Green Pass anche qui: la tecnica è semplice: si preme “+”, carta generica, viene offerta la possibilità di accedere a una foto o alla fotocamera, si seleziona quello che serve e ci si trova in una schermata in cui, se si scrive il nome della card (Covid…) viene recuperata da sola la dizione “Certificazione verde Covid-19”.

Perché farlo (e un bonus)

Il vantaggio di usare questo sistema (Wallet o Stocard) è che la card è sempre a portata di mano. Dal 6 agosto sarà necessario esibirla piuttosto spesso, se ci si sposta o si va in posti pubblici. Tenerla dentro le app IO o Immuni può essere scomodo (o uno può non avere la app installata o connessa) e dentro il rullino delle foto può diventare lento e poco pratico per cercarla quando va mostrata. Sia Stocard che Wallet sono fatte apposta per facilitare la ricerca.

Ma c’è anche un altro trucco, ve lo metto qui come bonus: potete fare lo screenshot del QR Code e salvarlo come schermata di blocco del telefono. Se lo centrate bene, cioè nella metà bassa per fare in modo che l’orario e la data dell’iPhone non vadano a coprirlo, avrete il vostro QR Code sempre a portata di mano per qualsiasi ispezione in maniera ancora più semplice e immediata, senza dover usare alcuna app.

PS: un altro bonus

Poco dopo la pubblicazione di questo post un lettore (grazie Andrea!) mi scrive che c’è anche un altro sito che funziona con la logica di quello presentato all’inizio e che formatta i dati sul Wallet in maniera “più professionale”. Si chiama GetCovidPass e la logica di funzionamento è la medesima: aprite il link dall’iPhone sul cui Wallet volete caricare il Green Pass e seguite la procedura con lo screenshot del QR Code o l’accesso alla telecamera per inquadrarlo se l’avete cartaceo. Anche loro dicono di fare tutto sul device e di non salvare alcun dato online.

A parte questa considerazione, il formato di Apple per il Wallet, cioè i file PKPASS, è stato creato nel 2012 con l’obiettivo molto semplice di “I pass sono una rappresentazione digitale di informazioni che altrimenti potrebbero essere stampate su piccoli pezzi di carta o plastica. Consentono agli utenti di eseguire un’azione nel mondo fisico, allo stesso modo delle carte d’imbarco, delle tessere associative e dei coupon”. Il pass digitale del Wallet  è considerato il più semplice e affidabile, usato da centinaia di migliaia di fornitori di contenuti (dalle compagnie aree e ferroviarie ai gestori dei programmi di fedeltà ed emittenti di coupon), Apple lo documenta per bene e inoltre è sincronizzato con iCloud: quindi il pass non va smarrito se si cambia telefono per un qualsiasi motivo. Negli Stati Uniti con l’arrivo di iOS 15 alcuni stati renderanno legale l’utilizzo della versione Wallet della loro carta di identità e della loro patente.

Antonio Dini

Giornalista e saggista, è nato a Firenze e ora vive a Milano. Scrive di tecnologia e ama volare, se deve anche in economica. Ha un blog dal 2002: Il Posto di Antonio