I francobolli non si trovano più

Lo so, l’argomento di queste righe equivale più o meno al segnalare quanto sia difficile trovare combustibile per le lampade a petrolio. Però non so voi, ma a me fa piacere ogni tanto spedire delle lettere o delle cartoline, anche se i destinatari delle cartoline soprattutto, anziani amici e parenti, sono quasi tutti morti, ma resistono i nipoti, adeguatamente indirizzati. Quindi mi servono i francobolli.

Non so se avete provato, ma i tabaccai che dovrebbero venderli non li hanno quasi mai. Dicono: non ci guadagniamo quasi niente, oppure le Poste non ce li mandano. Si può andare all’ufficio postale, certo. Ma intanto tocca fare la fila, quasi sempre lunga, e succede che quando si arriva allo sportello spesso vi guardano come uno sbarcato da Marte, poi chiamano il direttore che ha le chiavi delle cassaforte, e alla fine lui scocciatissimo vi sbatte davanti un paio di francobolli, tipo tieni qua vecchio rudere. Ho scoperto che esiste un’altra strada.

Le Poste italiane, almeno nelle grandi città, hanno uno “Spazio filatelia”. A Milano è in via Cordusio 4, nella vecchia sede centrale. È un posto molto bello, con dei vecchi mobili e dietro il bancone impiegati gentilissimi e molto pazienti. C’è anche un piccolo museo delle Poste, volendo. Qui al massimo può capitare che che davanti a voi c’è un collezionista che ingaggia una lunghissima ricerca. Ma comunque vada, poi potete comprare francobolli per le vostre lettere o cartoline. Anzi, potete sceglierli uno a uno scartabellando fra le ultime emissioni. Non sono un collezionista, ma mi piace guardare i francobolli e ce ne sono di bellissimi, su svariati temi. Poi, fatta la scelta, è il momento dell’integrazione. Si chiama così, dice la gentile signora. Succede che da quando il costo di un’affrancatura è salito da 0,95 a 1,10 euro i francobolli da 0,95 (cioè, quasi tutti) vanno integrati con un altro francobollo da 15 centesimi. Questo, diciamo così, rovina un po’ l’estetica della busta o cartolina, perché due francobolli accostati tengono un sacco di spazio. Fa niente, adesso potete spedire e addirittura scegliere il francobollo fra quelli più adatti alla persona destinataria.

Inutile dire che ricevere una lettera o cartolina nella casella della posta è molto più emozionante del ping di un messaggio whatsapp o di una mail. È consigliato, poi, nel caso delle cartoline, avere una credenza in cucina di quelle con gli sportelli a vetri, dove potete infilarle fra vetro e cornice.

Fabrizio Ravelli

Fabrizio Ravelli, milanese del 1951, giornalista per molti anni a la Repubblica, non ha mai scritto libri per il momento.