Cos’è il 2% di aumento della temperatura?

Il mio amico Adam Atkinson mi segnala questo articolo del Guardian sugli effetti del riscaldamento climatico. Notate nulla di strano?

Se il costo di qualcosa aumenta del 2%, lo capiamo facilmente. Prima il nostro telefono costava 1000 euro, adesso ne costa 1020. Se il tempo impiegato per fare qualcosa aumenta del 2%, lo capiamo, anche se un po’ meno facilmente. Prima ci mettevo un’ora ad andare in ufficio, adesso ci metto un’ora, un minuto e 12 secondi (se non ho sbagliato i conti). Ma con la temperatura le cose cambiano. Facciamo un esempio più semplice, considerando un raddoppio e non un aumento del 2%. Nei casi precedenti i conti sono fondamentalmente gli stessi: il telefono viene a costare 2000 euro, e il viaggio dura due ore. Ma con la temperatura, se avevamo una temperatura media di 30 gradi passiamo a 60. Però se la temperatura media da qualche parte in Antartide è di zero gradi, raddoppiarla non cambia nulla… e questo pare strano. E se avessimo una temperatura media di meno cinque gradi, se la “raddoppiamo” farà ancora più freddo, e questo non ha davvero senso.

Il punto è che la temperatura ha una scala che non parte da zero, e quindi calcolare una percentuale di aumento o di diminuzione ha poco senso. Certo, potremmo farlo usando la scala Kelvin anziché quella usuale Celsius: un grado è sempre un grado, ma la Kelvin parte dalla temperatura minima teoricamente raggiungibile. Direi però che non è questo il nostro caso: le temperature dell’Arabia Saudita sono intorno ai 300 °K, e un 2% sono sei gradi. D’altra parte, dai dati in rete si direbbe che la temperatura media (con una media mobile, per evitare i picchi del singolo anno) è passata da circa 24,7 °C a circa 25,8 °C, poco più di un grado cioè il 4% abbondante di 24,7 gradi secondo il calcolo farlocco mostrato sopra; non ho nessuna idea di come al Guardian possano arrivare al 2%… Magari hanno altri dati, l’aumento è stato solo di mezzo grado (il famigerato 2%) però a scriverlo così sembrava troppo poco e quindi hanno scelto questo modo di indicarlo. In definitiva, io non sono riuscito a capire perché ci sia quel 2%. Voi ci riuscite?

Maurizio Codogno

Matematto divagatore; beatlesiano e tuttologo at large. Scrivo libri (trovi l'elenco qui) per raccontare le cose che a scuola non vi vogliono dire, perché altrimenti potreste apprezzare la matematica.