Bizzarro

(Denis Doyle/Getty Images)

Balzano e bislacco sono due buoni sinonimi di bizzarro, che potrebbe essere sostituito, in certi contesti, anche da questi aggettivi:

1. strambo, strampalato, strano, stravagante;
2. capriccioso, eccentrico, estroso (e ghiribizzoso, ma oggi è raro, o sghiribizzoso, uscito del tutto dall’uso corrente);
3. curioso; originale, singolare.

In origine bizzarro voleva dire “collerico”, “iracondo”, “stizzoso”; nell’opera di Dante, in cui compare una sola volta, viene adoperato proprio con questo significato in riferimento all’iroso Argenti, immerso nella palude stigia («Tutti gridavano: “A Filippo Argenti”; / e ’l fiorentino spirito bizzarro / in se medesmo si volvea coì’ denti», Inf. VIII, 61-63). Nel Decameron il personaggio viene descritto come un «uomo grande e nerboruto e forte, sdegnoso, iracundo e bizzarro più che altro» (IX, 8), e nelle Esposizioni sopra la Commedia di Dante, commentando il passo infernale, Boccaccio annota:

«credo questo vocabolo bizarro” sia solo de’ Fiorentini, e suona sempre in mala parte, per ciò che noi tegnamo bizarri coloro che subitamente e per ogni piccola cagione corrono in ira, né mai da quella per alcuna dimostrazione rimaner si possono».

Bizzarro è anche il nome di un supereroe della DC Comics (ingl. Bizarro) che parla in modo strano. Dice una cosa ma in realtà intende la cosa opposta (amore per odio, bene per male, ecc.) e si esprime come chiunque, conoscendo una lingua straniera in modo imperfetto, ne semplifichi o regolarizzi le forme grammaticali o ne riduca drasticamente il numero.
Bizzarro, importato dal francese (bizarre), dallo spagnolo (bizarro) e dall’inglese (bizarre, bizarro), è di etimologia sconosciuta: per alcuni è un derivato di bizza (“accesso di collera”), per altri va fatto risalire al lat. vitium (“vizio”). Un tempo bizzarro significò anche “focoso” o “imbizzarrito”. La circostanza rende ancora più stretto il legame con balzano, che ha sviluppato il significato di “strano” o “stravagante” (a partire da *balteanum, “provvisto di cintura”) per via del carattere dei cavalli balzani, la cui più tipica caratteristica era la presenza di strisce di pelo bianco (o biancastro) sugli zoccoli.

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Vi ripropongo l’elenco delle 30 parole “da salvare”, che abbiamo immaginato qualcuno avesse deciso di cancellare prima del tempo, e vi invito a salvarne una. Fate la vostra scelta nei commenti qui sotto (potete esprimervi una sola volta; se farete una seconda scelta, o una terza, una quarta, ecc., verrà considerata soltanto la prima) e accompagnatela con un commento sul motivo per il quale salvereste proprio quella parola. Nel corso della quarta edizione di Parole in cammino (il Festival della Lingua italiana e delle Lingue d’Italia: Siena, 1-5 aprile 2020), in cui lanceremo la Notte della Lingua Italiana (il 3 aprile), premieremo le motivazioni più belle. Io spiegherò intanto via via le 30 parole, una a settimana.

  1. abulico
  2. afflizione
  3. arguto
  4. becero
  5. bizzarro
  6. blaterare
  7. caustico
  8. coacervo
  9. corroborare
  10. deleterio
  11. elucubrare
  12. fedifrago
  13. fosco
  14. giubilo
  15. illazione
  16. intrepido
  17. laconico
  18. magnanimo
  19. mendace
  20. nugolo
  21. ondivago
  22. preambolo
  23. riottoso
  24. sagace
  25. sbigottire
  26. sbilenco
  27. solerte
  28. sporadico
  29. uggioso
  30. veemente
Massimo Arcangeli

Linguista, critico letterario, sociologo della comunicazione. Si è sempre nutrito di parole, che ama cercare in giro per il mondo.