A che santi votarsi

E insomma, tolto chi si perde ancora in capricci ed equivoci sull’uso della parola “élite”, mi pare che le persone progressiste che hanno finalmente cominciato ad affrontare il declino egoista, retrogrado e ignorante delle nostre società e della nostra politica, una sintesi l’abbiano trovata, e la leggo in un articolo al giorno: “ci vuole una ricostruzione delle élite”. Oppure, per metterla più semplice a chi si perde ancora, ci vogliono nuove classi dirigenti progressiste consapevoli del cambiamento e disposte ad affrontarlo. Oppure, se qualcuno si fa irritare persino da “classi dirigenti”, ci vogliono persone nuove a occuparsi delle cose importanti in rappresentanza degli altri, che abbiano capito che è successo qualcosa di nuovo. (continua)

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).