• Sport
  • Lunedì 29 dicembre 2025

La nuova “battaglia dei sessi” non è stata un grande spettacolo

Molti hanno giudicato la partita di tennis tra Kyrgios e Sabalenka come un'esibizione poco significativa e piuttosto scadente

Nick Kyrgios, ex numero 13 e oggi numero 671 al mondo, e Aryna Sabalenka, numero 1 al mondo del ranking femminile (Christopher Pike/Getty Images)
Nick Kyrgios, ex numero 13 e oggi numero 671 al mondo, e Aryna Sabalenka, numero 1 al mondo del ranking femminile (Christopher Pike/Getty Images)
Caricamento player

La partita di tennis giocata a Dubai tra l’australiano Nick Kyrgios e la bielorussa Aryna Sabalenka (e vinta da Kyrgios) era stata presentata come la nuova “battaglia dei sessi”. Ma, come da molti anticipato già nei giorni precedenti, è stata più che altro «un’esibizione fuori stagione giocata a ritmi molto bassi». Lo ha scritto BBC Sport, che ha trasmesso la partita nel Regno Unito, ma è un’opinione piuttosto comune.

Il nome “battaglia dei sessi” si rifà a quella ben più celebre e più significativa giocata nel 1973 tra Billie Jean King e Bobby Riggs. In pochi si aspettavano dalla partita tra Kyrgios e Sabalenka un impatto sullo sport e sulla società anche solo paragonabile, e sin dalla sua presentazione questa nuova partita era stata giudicata soprattutto un’operazione commerciale. Anche a livello di intrattenimento però la nuova “battaglia dei sessi” – vinta da Kyrgios in due set (6-3, 6-3) – è stata abbastanza deludente.

«Ben lungi dall’avere la dimensione storica della partita del 1973, questa esibizione di marketing tra due giocatori rappresentati dalla stessa agenzia ha offerto uno spettacolo che nel complesso è stato di qualità piuttosto scadente», ha osservato L’Équipe, menzionando il fatto che Kyrgios e Sabalenka siano entrambi seguiti dall’agenzia Evolve, cosa che rende ancora più chiaro e prominente l’aspetto economico.

Seppur ancora teoricamente in attività, negli ultimi tre anni Kyrgios aveva giocato pochissimo e vinto una sola partita, e non era quindi molto in forma. Ha giocato muovendosi poco, ma la velocità del suo servizio e dei suoi colpi alla fine gli è bastata. Sabalenka, tennista numero 1 al mondo, ha invece spesso forzato i colpi per cercare di mettere in difficoltà l’avversario, e ha quindi commesso diversi errori.

Il cambiamento delle regole non ha aiutato. Il lato del campo di Sabalenka era stato rimpicciolito del 9 per cento per avvantaggiarla, causando un effetto straniante anche visivamente, e a entrambi i giocatori era stato concesso un solo servizio (e non due, come al solito): ciò ha avvantaggiato Kyrgios, che ha un servizio molto più forte di quello di Sabalenka.

Il campo non simmetrico della partita tra Kyrgios e Sabalenka, il 28 dicembre a Dubai (REUTERS/Amr Alfiky/)

Il quotidiano spagnolo El Pais lo ha definito «uno spettacolo apparentemente divertente – divertente solo se una certa crudeltà può essere considerata divertente – e molto in spirito natalizio. Oltre che economicamente redditizio per entrambi i giocatori». Il Guardian ha parlato di «sfida scoraggiante che ha oscillato tra esibizione, trovata e vero e proprio circo».

(Amr Alfiky/ Getty Images)

La partita – da molti presentata come farsesca – non è stata oggettivamente granché: era prevedibile, nonostante i promotori e gli stessi giocatori avessero provato a presentarla come un confronto interessante. «In definitiva alla tanto pubblicizzata partita sono mancati l’intensità e lo spettacolo che prometteva», ha scritto BBC Sport.

Il contesto e il modo in cui ci si è arrivati non la rendevano importante e attesa come quella tra King e Riggs di 52 anni fa, che cambiò il modo in cui si parlava dello sport femminile e contribuì a migliorare le condizioni delle tenniste. King, infatti, era una convinta femminista e un’attivista per i diritti delle donne, in un periodo cruciale per il raggiungimento di alcuni storici obiettivi verso la parità di genere nel tennis.

A Kyrgios e Sabalenka restava quindi lo show intorno, ma pure quello non ha funzionato molto. I vari espedienti di intrattenimento (le entrate in campo con la musica, Kyrgios che cerca di litigare con l’arbitro come al suo solito, Sabalenka che balla la Macarena durante un timeout) hanno più che altro confermato la scarsa importanza competitiva. Anche in occasione della prima “battaglia dei sessi” ci furono diverse trovate un po’ kitsch (King entrò in campo vestita da moderna Cleopatra), ma in quel caso contribuirono a rendere memorabile quel giorno.

«Pure la fanfara è sembrata forzata e, alla fine, tutti sembravano contenti fosse finita», ha scritto ABC News sulla partita tra Kyrgios e Sabalenka. I due invece si sono detti piuttosto soddisfatti: secondo l’australiano è stata una partita combattuta, che sarebbe potuta finire in entrambi i modi, mentre Sabalenka ha detto di essere pronta ad affrontare di nuovo Kyrgios.

– Leggi anche: Cosa fu per il tennis la “battaglia dei sessi”