La serrata concorrenza tra farmaci dimagranti in India
Le principali società del settore, Novo Nordisk e Eli Lilly, si fanno molta pubblicità per controllare un mercato potenzialmente miliardario

Nell’ultimo anno l’azienda farmaceutica statunitense Eli Lilly e quella danese Novo Nordisk si sono fatte una forte concorrenza in India, cercando di far affermare il più possibile i loro farmaci contro l’obesità. Secondo le previsioni, infatti, entro un paio di anni il mercato di questi farmaci in India avrà un valore intorno al miliardo di dollari, di conseguenza entrambe le aziende hanno un forte interesse a far conoscere i loro prodotti, prima che arrivino altri concorrenti o scadano i brevetti dei loro farmaci più famosi come Wegovy e Ozempic (semaglutide).
Eli Lilly è riuscita a lanciare il Mounjaro (tirzepatide) in India lo scorso marzo, con qualche mese di anticipo su Novo Nordisk che ha invece messo in vendita Wegovy a giugno e, più recentemente, Ozempic per il trattamento del diabete. Il vantaggio di qualche mese ha permesso al Mounjaro di diventare il trattamento per l’obesità più venduto, con vendite raddoppiate in pochi mesi nonostante il prezzo sia lievemente più alto del Wegovy. Eli Lilly è riuscita a promuovere il proprio farmaco come più efficace e questo ha chiaramente influito sulla domanda.
Constatate le difficoltà di vendita nei primi mesi, a novembre Novo Nordisk ha abbassato del 37 per cento il prezzo del Wegovy in India confidando in questo modo di attirare più clienti. La società ha una certa fretta nel far conoscere e affermare il proprio prodotto perché il brevetto per il principio attivo scadrà in India a marzo del 2026, e a quel punto potranno essere messi in vendita farmaci generici a prezzi molto più bassi degli attuali. Di solito le aziende farmaceutiche cercano di promuovere il più possibile i loro marchi originali per stimolare la fedeltà dei pazienti, che continueranno a preferire e a fidarsi di più del farmaco di marca e non del generico.
Salvo l’introduzione di politiche sanitarie incisive, si stima che entro il 2050 l’India sarà il secondo paese per popolazione in sovrappeso e obesa dopo la Cina. Le società farmaceutiche prevedono grandi possibilità di affari e anche per questo almeno 20 società indiane hanno già manifestato il loro interesse per produrre i generici a base di semaglutide, non appena sarà scaduto il brevetto di Novo Nordisk. Secondo gli analisti, i prezzi si potranno ridurre del 60 per cento in poco tempo, ampliando ulteriormente le dimensioni del mercato di questi farmaci in India.
Come in altri paesi, anche in India la pubblicità diretta dei farmaci a prescrizione è vietata, ma sia Eli Lilly sia Novo Nordisk sono comunque riuscite ad avviare campagne per la sensibilizzazione sui problemi di salute legati al sovrappeso e all’obesità (qualcosa di analogo è successo anche in Italia). Eli Lilly ha realizzato una campagna pubblicitaria coinvolgendo alcuni dei più noti attori di Bollywood, l’industria del cinema indiano, mentre Novo Nordisk ha realizzato una piattaforma per mettere in contatto le persone con i medici che si occupano di obesità. Gli annunci pubblicitari nell’ultimo periodo sono mostrati un po’ ovunque, dai cartelloni pubblicitari agli schermi negli aeroporti, passando per i giornali.
Eli Lilly potrebbe avere un ulteriore vantaggio rispetto a Novo Nordisk perché il brevetto per il Mounjaro scadrà tra una decina di anni, visto che il farmaco è più recente. I brevetti non hanno comunque la stessa durata in tutti i paesi: quello di Novo Nordisk per la semaglutide durerà circa altri cinque anni in buona parte dell’Occidente.



